EMBRIACI
. Famiglia genovese, che discende da una famiglia viscontile. Un Guido Visconte, che fu ceppo della famiglia Spinola e di altre, ebbe un settimo figlio, Guglielmo, cui fu dato il cognome di Embriaco. L'E., detto più tardi Testa di maglio (Caput mallei), capitanò una spedizione navale in soccorso della prima crociata. Si attribuisce a lui la costruzione d'una torre smontabile di legno, mediante la quale fu iniziata la conquista della città santa (luglio 1099). Nel 1101 l'E. prese parte con un'armata genovese all'espugnazione di Tiro e di Cesarea; entrò per primo in Cesarea e portò a Genova come bottino una grande coppa (detta il Sacro Catino), nella quale è fama che Cristo mangiasse l'agnello pasquale e che è ancora conservata nel tesoro della chiesa di San Lorenzo in Genova. Ansaldo e Ugone, figli di Guglielmo, capitanarono nel 1107 (o 1104?) una spedizione navale in Siria e presero la città di Biblo, detta anche Gibellino o Gibelletto. Ugone fu dapprima amministratore di Gibelletto in nome della repubblica di Genova; ottenne poi la città come feudo ereditario, impegnandosi a pagare un canone annuo alla città e alla chiesa di San Lorenzo. Suo figlio Guglielmo nel 1135. e dopo lui Ugo, figlio di Guglielmo, conservarono il feudo, ma non pagarono più, malgrado i reclami della repubblica e dei papi, il canone pattuito. Nel 1187 Gibelletto fu conquistata da Saladino; ma nel 1193 gli E. poterono ricuperarla. Altri E. ebbero l'investitura di beni comunali in varie città dell'Oriente (Antiochia, Laodicea, Solinum, Gibello, Acri) contro pagamento d'una rendita annua, e col tempo trasformarono questi feudi in proprietà privata. Essi protessero sempre i commercianti genovesi in Oriente, esentandoli da ogni dazio. In patria ebbero, nei secoli XII, XIII e XIV, larghissima parte nel governo della città, come consoli ammiragli, ambasciatori. L'illustre casata si estinse poco oltre la metà del sec. XV; ne fu erede la famiglia Cybo. Gli E. furono signori di terre in Liguria e in Lunigiana. Ebbero case e piazza in Genova, presso l'antica chiesa di Santa Maria di Castello. Esiste ancora in Genova una loro alta e snella torre, rivestita per intero di pietre a bugne rozze.
Bibl.: F. Federici, Abecedario delle famiglie genovesi, ms. nella Biblioteca delle Missioni urbane in Genova; G. Giscardi, Origine e fasti delle nobili famiglie di Genova, ms. nella Bibl. delle Missioni urbane in Genova; G. Heyd, Storia del commercio del Levante nel Medioevo, in Biblioteca dell'Economista, s. 5ª, X, Torino 1913.