EMATURIA (dal gr. αἶμα "sangue" e οὖρον "urina")
È la presenza di sangue nell'urina, mescolatosi a essa nelle vie urinarie situate al disopra dell'uretra anteriore. Le urine ematuriche sono colorate più o meno intensamente dal sangue, sono rosee o rosse o brunastre (un cucchiaino di sangue basta a colorare nettamente in rosso un litro d'urina) o possono anche apparire come sangue puro o contenere coaguli sanguigni; ovvero non sono colorate, ma al fondo del recipiente in cui furono raccolte si vedono dei coaguli filamentosi, oppure, anche se non vi sono depositi sanguigni apparenti, l'esame dell'urina centrifugata mette in evidenza delle emazie: in quest'ultimo caso si parla d'ematuria microscopica. A determinare la sede dell'ematuria servono il tipo stesso dell'ematuria (se totale o terminale o iniziale, a seconda che contenga sangue tutta l'urina o prevalentemente la prima o l'ultima porzione emessa durante la minzione), il microscopio (con la ricerca d'altri elementi frammisti al sangue) e l'indagine clinica (esame del malato, cistoscopia, cateterismo ureterale). Si ha ematuria nell'uretrite blenorragica e nelle cistiti acute, nella calcolosi e nelle ulcerazioni della vescica e del bacinetto renale, nell'idro- e pionefrosi, nella tubercolosi e nei tumori dell'apparecchio urinario, in certi stadî della nefrite acuta o cronica, nei reni da stasi e nei reni policistici, nelle diatesi emorragiche e negl'infarti del rene. Ma si può avere un'ematuria microscopica anche se i reni sono presumibilmente del tutto sani (dopo marce, cavalcate, corse in sci o in bicicletta, dopo bagni freddi). La dimostrazione chimica del sangue (v. emorragia) ha scarso valore pratico per la diagnosi d'ematuria; assai meglio si presta l'esame microscopico del sedimento centrifugato. Spesso le emazie, se hanno soggiornato alquanto nell'urina perdono la loro emoglobina e appaiono all'esame microscopico come "ombre" d'emazie, di colorito pallido, chiaro, e per lo più sono raggrinzite, raramente rigonfiate.