ELLINGTON, Edward Kennedy, detto Duke
(App. III, I, p. 540)
Compositore e direttore d'orchestra di jazz, statunitense, morto a New York il 24 maggio 1974. Con una formazione parzialmente rinnovata, nella quale rientrarono anche L. Brown (1960) e C. Williams (1962), E. ha realizzato composizioni di vasto respiro.
Tra di esse ricordiamo: A drum is a woman (1956), originalissima rievocazione della storia del jazz; Such sweet thunder (1957), suite di dodici bozzetti dedicati a personaggi shakespeariani; una nuova versione di Black, brown and beige (1958), con la cantante M. Jackson; The Queen's suite (1959), offerta alla regina Elisabetta d'Inghilterra; la colonna sonora del film di O. Preminger Anatomy of a murder (1959); The nutcracker suite (1960), rielaborazione da Čajkovskij; la Suite Thursday (1960), ispirata al romanzo Sweet Thursday di Steinbeck; l'album The symphonic Ellington; le musiche per lo spettacolo My people (1965), allestito dalla Century of Negro Progress Exhibition di Chicago per il centenario dell'emancipazione degli schiavi; la Virgin Island suite e The golden broom and the green apple (1965), eseguita dall'Orchestra Filarmonica di New York con l'aggiunta di un contrabbasso e di una batteria; il primo concerto di musica sacra (1965), nella Cattedrale della Grazia di San Francisco; Timon of Athens, Far East suite e La plus belle Africaine (1966); il secondo concerto sacro, tenuto (1968) nella chiesa di St John the Divine di New York; e la Latin American suite (1968). Le opere più recenti di E. sono la New Orleans suite e The Afro-Eurasian eclypse (1970), The Goutelas suite (1971), The Uwis suite (1972) e il terzo concerto di musica sacra (1973), tenuto nell'abbazia londinese di Westminster sotto il patrocinio dell'ONU.
Come pianista aveva prodotto altri notevoli dischi: Piano in the foreground (1961); Money jungle (1962), con Ch. Mingus e Max Roach, due esponenti del jazz più avanzato; parimenti fruttuosa la collaborazione con J. Coltrane e C. Hawkins, che ha portato alla registrazione di due album (1962). Del luglio 1969 è il brano Moon maiden (compreso nell'album The intimate Ellington), in cui suona la celesta; del 1973 è Duke's big 4, con il chitarrista Joe Pass, il bassista Ray Brown e il suo antico batterista L. Bellson.
E. è stato certamente, con L. Armstrong, il musicista di jazz più famoso del mondo; ma, diversamente da Armstrong, E. mantenne intatta l'ispirazione fino alla morte. Tra i tanti riconoscimenti spicca la Presidential Medal of Freedom, la più alta onorificienza degli Stati Uniti, conferitagli in occasione del suo settantesimo compleanno dal presidente Nixon. Del 1973 è l'ultima delle sue innumerevoli tournées. Pur essendo afflitto da tempo da un tumore ai polmoni, continuava a comporre. Dopo la sua morte, il figlio Mercer cercò di tenere unita l'orchestra, ma, a causa anche della contemporanea scomparsa di due prestigiose stars della band, P. Gonsalves e H. Carney, il tentativo risultò vano.
E. è autore dell'autobiografia Music is my mistress (1973; trad. it., Autobiografia, 1981).
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