ELLEBOREINA
È un glicoside (C37H56O18) che costituisce insieme con l'elleborina il principio attivo degli ellebori, piante appartenenti alla famiglia delle Ranunculacee. Due sono le specie officinali, l'Helleborus viridis e l'H. niger. L'elleboro detto bianco (Veratrum album) è una liliacea e contiene la veratrina. L'elleboro è conosciuto, come farmaco, da tempi remoti; gli antichi Romani l'usavano come energico purgativo e anche contro la pazzia: rinomato era l'elleboro dell'isola d'Anticira. L'elleboreina, che è un forte veleno cardiaco d'azione simile a quella della digitale, è contenuta nel rizoma della pianta. Negl'istituti scientifici l'elleboreina viene usata largamente per le esperienze sul cuore isolato di rana riproducendo le azioni caratteristiche della digitalina, ma in pratica non è usata per via interna, perché, mentre piccole dosi rimangono senza effetto, dosi maggiori (gr. 0,05-0,15) irritano fortemente la mucosa intestinale provocando violente diarree senza palesare netta azione sul cuore.