Blackburn, Elizabeth Helen
Blackburn, Elizabeth Helen. – Biologa statunitense di origine australiana (n. Hobart 1948). Prof. di biologia e fisiologia e direttrice del Dipartimento di biochimica e biofisica dell’Università della California. Nel 2009, con C. W. Greider e J. W. Szostak, le è stato assegnato il premio Nobel per la fisiologia o la medicina, motivato dalla scoperta del meccanismo che permette ai telomeri e all’enzima telomerasi di proteggere i cromosomi. La lunghezza dei telomeri è direttamente proporzionale alla vita di una cellula, infatti essi si accorciano gradualmente a ogni ciclo di replicazione cellulare e, quando sono spariti, le cellule, a ogni divisione, vanno incontro a danni sempre maggiori, fino alla morte. La telomerasi è una ribonucleoproteina in grado di prevenire questo fenomeno in quanto sintetizza il DNA telomerico, impedendo così i fenomeni di accorciamento dovuti all’invecchiamento dei tessuti e delle cellule stesse. Nella maggior parte dei tumori, caratterizzati da una tumultuosa proliferazione cellulare, l’enzima è attivo. Queste scoperte hanno aperto importanti prospettive nella ricerca sui meccanismi della senescenza. Nel 2001 B. ha avuto l’incarico di presidente dello statunitense Council on bioethics, carica dalla quale è stata rimossa nel 2004. Questa decisione ha provocato numerose polemiche, in quanto da molti è stata interpretata come una ritorsione contro la scienziata causata dal suo sostegno all’uso delle cellule staminali embrionali nella ricerca. D’altronde B. è nota anche per l’impegno che dedica a questioni di bioetica, in quanto ritiene necessario che lo sviluppo della scienza e del senso di responsabilità proseguano appaiati, cosicché la scienza non sia manipolata a fini economici e politici ma possa essere fonte di benessere per l’uomo.