RECLUS, Élisée
Geografo, nato il 15 marzo 1830 a SainteFoy-la-Grande nella Gironda, secondogenito fra dodici figlioli di un pastore protestante. Studiò dapprima, col fratello maggiore Elia, a Neu-Wied in Germania, in un collegio di Fratelli Moravi, poi nella facoltà protestante di Montauban nella Francia meridionale infine all'università di Berlino, dove fu allievo entusiasta di Carlo Ritter. Nel 1848 a Parigi il R., al pari del fratello Elia, subì l'influsso della propaganda socialista-anarchica e divenne anarchico fervente, per quanto teorico; per il che, sopravvenuto il colpo di stato del 2 dicembre 1851, fu esiliato. Cominciò allora una serie di viaggi nelle Isole Britanniche, poi negli Stati Uniti e in Colombia, dove studiò soprattutto la Sierra Nevada di Santa Marta. Tornato in Francia nel 1857 in seguito all'amnistia, per vivere si dette a scrivere guide e articoli per riviste (Revue des deux Mondes; Tour du Monde, ecc.) mettendo a profitto la sua grande rapidità di lavoro e facilità di stesura; ma pubblicò anche i resultati scientifici del suo viaggio alla Sierra di Santa Marta (1861) e libri di divulgazione geografica, come la Histoire d'un ruisseau (1876; trad. it., Milano 1885 e 1907; Firenze 1933 a cura di G. Caraci), e La Terre, description des phénomènes de la vie du globe (1867-68), prima fra le sue opere geografiche generali, che gli procurò larga reputazione. Fu anche, in quegli anni, segretario della Società geografica di Parigi. Scoppiata la guerra del 1870, si arruolò come semplice soldato; poi prese parte attiva alla rivoluzione della Comune e nella scaramuccia di Châtillon fu fatto prigioniero e nel novembre condannato alla deportazione, pena commutata poi (1872) nell'esilio, anche in seguito. a un appello. del Congresso geografico internazionale di Anversa. Si stabilì a Lugano, poi a Clarens sul lago di Ginevra dove pubblicò l'Histoire d'une montagne (1872; trad. it., Milano 1885), ma soprattutto iniziò la grandiosa Nouvelle géographie universelle per la quale era venuto raccogliendo copiosissimi materiali già prima del 1870 a Parigi; il primo volume di essa apparve nel 1876, e a partire da questa data ogni anno si pubblicò regolarmente un nuovo volume fino al 18° e ultimo, uscito nel 1894. A quel tempo il R. aveva lasciato la Svizzera e si era stabilito a Bruxelles, dove dal 1894 insegnò nell'Université nouvelle e nel 1898 fondò un istituto geografico cartografico, assistito dal fratello Onésime. In Francia, terminato l'esilio, tornò più volte, ma fugacemente; visitò anche l'Italia e altri paesi d'Europa. Non aveva abbandonato le idee anarchiche, anzi in Svizzera si era legato col Kropotkin, geografo anch'esso, e per il suo giornale scrisse parecchi articoli politici.
Terminata la sua maggiore opera geografica, attese col fratello Onésime a ripubblicarne, ampliati, alcuni volumi, come quello sull'Africa australe (1901) e quello sulla Cina (1902); inoltre cominciò a scrivere un'altra grande opera intitolata L'Homme et la Terre, della quale terminò il manoscritto alla metà del 1905; pochissimi giorni dopo, il 4 luglio 1905, moriva a Thourout presso Ostenda, dove si era recato per ragioni di salute. L'opera apparve postuma in due volumi (1905-1906) e postumo fu pubblicato anche un volume sui vulcani della terra (1906).
La Nouvelle géographie universelle è la descrizione della Terra più completa che sia stata pubblicata alla fine del sec. XIX e, per essere stata distesa da un solo autore, ha grandi pregi di armonia e di efficacia rappresentativa; come tale resterà esempio forse unico anche in avvenire. L'elaborazione dei materiali è in talune parti manchevole, perché l'impresa superava veramente le forze di un solo uomo; ma, come strumento di diffusione della cultura geografica, esercitò una grande influenza, non solo in Francia, ma in tutti - si può dire - i paesi del mondo, anche in virtù del magnifico corredo illustrativo e cartografico. Se ne ha una traduzione italiana a cura di A. Brunialti (Milano e Napoli 1883-1904).
Collaboratori di É. R., furono i fratelli Michel-Elie (1827-1904), etnologo, autore di parecchie opere, tra le quali Les Primitifs, étude d'ethnologie comparée (1885), e Onésime (1837-1916) nato a Orthez nei Bassi Pirenei, viaggiatore (Europa, Africa) e geografo, descrittore vivace di paesi e popoli, autore da solo di opere di geografia pittoresca, come La Terre à vol d'oiseau (1877), la France et ses Colonies (1886-89), Le plus beau royaume sous le Ciel (1899), ecc.
Bibl.: L. F. De Magistris, É. R., Jesi 1905; Cenni biografici di G. Caraci come introd. alla tard. ital. della Storia di un ruscello, Firenze 1933.