ELISABETTA regina di Portogallo, Santa (Santa Isabel)
Figlia di Pietro III d'Aragona, nipote di S. Elisabetta regina d'Ungheria, sposò nel 1282 il re Dionigi (v.) di Portogallo, ancora giovanissima, essendo nata, pare, nel 1270. Molto caritatevole, fondò ospedali e ricoveri, organizzò un'assistenza preziosa alle vittime della carestia del 1333. Buona e religiosissima, perdonò al marito le molte infedeltà, e amò e protesse anche i bastardi di lui. Nelle lotte civili che perturbarono il prospero regno di Dionigi, e che questi dovette sostenere prima con un fratello, il turbolento infante Alfonso, poi con il proprio figlio ed erede chiamato pure Alfonso (poi Alfonso IV), la regina sempre intervenne come angelo di pace, riuscendo a far sì che i contendenti deponessero le armi. Accusandola di parzialità verso il figlio, Dionigi la privò della signoria di Leiria che le apparteneva e la confinò nelle sue terre di Alenquer. Ma allorché gli eserciti del re e del figlio s'incontrarono, E. si precipitò al campo, persuadendo il marito e il figlio a riconciliarsi.
Alla morte del re (1325), ella si ritirò nel convento di santa Chiara, a Coimbra, e vestì l'abito in segno di vedovanza e d'umiltà, ma senza professare. Impiegò in opere di carità il prodotto della vendita dei suoi oggetti preziosi. Morì in Estremós, nel luglio del 1336. Si dice che dal cadavere, che era stato imbalsamato per trasportarlo a Coimbra, uscissero liquidi esalanti un gradevole aroma; di qui ebbe inizio la leggenda popolare della "Regina Santa".
Il culto pubblico e solenne nella diocesi di Coimbra fu permesso da Leone X. La sua canonizzazione si celebrò nel 1625.