BERTI, Elisa
Nacque a Trieste il 1°apr. 1868 da Carlo e da Giovanna Mazzarelli. Figlia di attori, cominciò a recitare bambina in compagnie di provincia ed ebbe la sua prima scrittura regolare nel 1885 come generica giovane della compagnia veneta di F. Benini, accanto al fratello Ettore; continuò nelle formazioni di A. Marchetti (1887-1888), A. Maggi (1588-1889), V. Weiss Marini (1889-1894), accanto alla quale recitò come amorosa e poi come seconda donna. Nel 1892 sposò l'attore Giuseppe Masi, da cui ebbe Rossana, attrice teatrale e cinematografica.
Nel 1894 la B. passò nella compagnia di F. Pasta, sempre nel ruolo di seconda donna (L. Rasi la giudicò "corretta e gentile"); nel 1900 rientrò in quella del Maggi, dove divenne finalmente prima attrice, quantunque non permanente (al Teatro Bellini di Palermo il 10 febbraio di quell'anno fu la prima interprete italiana di Rossana nel Cyrano di Bergerac di E. Rostand); nel 1903 fu col Marchetti, poi col marito e col fratello assunse il ruolo di prima attrice assoluta, conservandolo nella formazione Masi-Garavaglia. Apparve anche accanto ad E. Duse come seconda donna; scritturata nella compagnia di M. Fumagalli nell'anno 1904, il 27 marzo 1905 al Teatro Manzoni di Milano fu la prima interprete di Donna Aldegrina nella Fiaccola sotto il moggio di G. D'Annunzio. Dal igog al 1913 fu prima attrice della Drammatica Compagnia di Roma per il Teatro Argentina, sotto la guida di E. Paladini e successivamente del fratello: il debutto avvenne il 6 marzo del 1909 con La maschera di Bruto di S. Benelli, in cui la B. interpretava la parte di Margherita di Navarra.
Seguirono, tra l'altro, la prima rappresentazione italiana della Professione della signora Warren di G. B. Shaw il 9 marzo successivo; una sontuosa ripresa del Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare, il 1° febbr. 1910; la prima dell'Orione di E. L. Morselli, il 17 marzo successivo; quella del Mantellaccio del Benelli il 1° apr. 1911. La B. raggiunse allora l'apice del successo, particolarmente favorita dallo scrupoloso magistero del Paladini e dai consigli del fratello.
Passò nella Compagnia dei Grandi Spettacoli, nel 1913, con G. Tumiati e nel 1914 col Berti, abbandonando il ruolo di prima donna. Il 16 apr. 1914 al Teatro greco di Siracusa ebbe la parte di Cassandra nell'Agamennone diEschilo, meritando i più alti elogi della sua carriera. Durante la prima guerra mondiale fu accanto al Tumiati e poi al marito, in ditta con L. Zoncada e R. Capodaglio. Dopo qualche anno di incertezze, tornò al teatro nel 1920 nella Compagnia del Teatro Eclettico, passò in quelle di A. De Sanctis e di U. Palmarini, avendo la figlia come collega, e il 22 dic. 1926 comparve, con la Stabile del Teatro Arcimboldi di Milano, in Un incidente al caffè Minerva di G. Berri. Dopo sporadiche apparizioni seguite fino al 1930, si ritirò dalle scene. Morì a Roma il 14 febbr. 1947. Di, lei si ricorda anche l'interpretazione del film Il bacio di Margherita da Cortona (1912).
Bibl.: L. Rasi, I comici italiani, I, Firenze 1897, p. 363; Giornale di Sicilia (Palermo), 11-12 febbr. 1900 (Frak rosso), 17-18 apr. 1914 (F. Colnago); Leporello, La fiaccola sotto il moggio, in L'Illustrazione Italiana, 2 apr. 1905, p. 323; Il Messaggero (Roma) 7 e 10 marzo 1909, 2 febbr. e 18 marzo 1910, 2 apr. 1911 (C. Nati); N. Leonelli, Attori tragici - Attori comici, I, Milano 1940, pp. 121 a.; R. Simoni. Trent'anni di cronaca drammatica, II, Torino 1954, p. 403; Encicl. d. Spettacolo, II, col. 396.