MARCIANO, Elio
Giureconsulto romano; il gran numero dei rescritti da lui citati fra il 198 e il 211 fa presumere che appartenesse alla cancelleria imperiale.
La sua opera principale è costituita dalle Institutiones in 16 libri: qualcosa di mezzo tra il compendio elementare e il commentario, opera redatta, secondo alcuni, per consultazioni d'uffici amministrativi, secondo altri, per le popolazioni dell'Oriente a cui la costituzione d'Antonino Caracalla aveva esteso la cittadinanza romana. M. scrisse anche 5 libri di regulae, due De appellationibus, due De publicis iudiciis, un libro Ad senatuscons. Turpillianum, un altro Dedelatoribus, notae ai libri De adulteriis di Papiniano. L'appartenenza a lui del Liber singularis ad formulam hypothecariam, che gli viene attribuito, è contestata. M. è tra i giuristi che più rivelano una notevole cultura letteraria e filosofica.
Bibl.: P. De Francisci, St. del dir. rom., Roma 1929, II, i, p. 373; F. Ebrard, Die Digestenfragmente ad formulam hypothecariam und die Hypothekarezeption, Lipsia 1917; C. Ferrini, Sulla palingenesi delle Ist. di M., in Opere, II, Milano 1929, p. 277; id., Intorno alle Ist. di M., ibid., II, p. 285.