Regista italiano (n. Taleggio 1953). Esordì come attore nel gruppo teatrale milanese dell'Elfo (1973), che si ispirava alle esperienze collettive del Théâtre du soleil di A. Mnouchkine e della Schaubühne di P. Stein. Passato alla regia, si è dedicato soprattutto al repertorio contemporaneo, privilegiando testi trasgressivi che ha allestito con una recitazione "neobrechtiana" stilizzata e parossistica, attenta ai linguaggi del cinema, del fumetto e della musica: Nemico di classe di Nigel Williams (1982); L'isola di A. Fugard (1985); Le lacrime amare di Petra von Kant di R. W. Fassbinder (1989, con Ferdinando Bruni); Resti umani non identificati e la vera natura dell'amore di BrianFraser (1992); Decadenze e Alla greca di S. Berkoff (1993 e 1994); I Turcs tal Friúl di P. P. Pasolini (1995); Roberto Zucco di B.-M. Koltès (1995); Tango barbaro di Copi (1995, con F. Bruni); La morte e la fanciulla di Ariel Dorfman (1998); Giochi di famiglia di B. Srbljanovic (2001); Morte accidentale di un anarchico di Dario Fo (2002, con F. Bruni). Ha diretto ancora: Il Mercante di Venezia di Shakespeare (2003); La Monaca di Monza di G. Testori (2004). Rare le sue performances da attore cinematografico (Il caimano, 2006).