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primarie, elezioni

Lessico del XXI Secolo (2013)
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primarie, elezioni


primàrie, elezioni locuz. sost. f. pl. – Le e. p. costituiscono un procedimento elettorale utilizzato per permettere agli elettori di scegliere i candidati a cariche pubbliche o interne al partito. Il loro scopo è quello di coinvolgere attivamente i cittadini nel processo decisionale superando la logica della nomina dei candidati imposta dai dirigenti dei partiti organizzati. Praticate in alcuni stati degli Stati Uniti già a metà dell'Ottocento, in Italia sono state introdotte solo nell'ultimo decennio come tentativo di riqualificazione dell’azione pubblica e di riavvicinamento dei cittadini alla politica. A farsene promotore è stato lo schieramento di centrosinistra che le ha utilizzate per la prima volta nel 1999 per scegliere il candidato sindaco di Bologna, e in seguito, in forme diverse, in occasione delle elezioni regionali del 2005 in Calabria e in Puglia. A dare particolare visibilità a questo strumento politico sono però state le e. p., svoltesi su scala nazionale e indirizzate a tutti gli elettori italiani di centrosinistra, tenutesi nell'ottobre 2005 quando l'Unione ha chiesto ai suoi elettori di scegliere il candidato alla presidenza del Consiglio per le future elezioni politiche. Tali elezioni, novità assoluta in Europa, che hanno visto la partecipazione di oltre 4 milioni di votanti, hanno assegnato a Romano Prodi il 74,1% dei consensi. Il ricorso alle e. p. è diventato da allora sempre più frequente come metodo di selezione, democratico e partecipato, delle classi dirigenti anche se è rimasto una prerogativa dello schieramento di centrosinistra. Nonostante il crescente successo, le e. p. non hanno in Italia una regolamentazione legislativa e si svolgono nell'ambito della dimensione volontaristica e privatistica e, di conseguenza, non hanno valore vincolante. Solo la Regione Toscana, avvalendosi delle prerogative di autonomia concesse dalla legge regionale, ha introdotto una normativa (l. r. 70/2004 e l.r. 16/2005) volta a promuoverle e a regolamentarle.

Vedi anche
L’ Unione Unione, L’ Coalizione politica di centro-sinistra, sorta in Italia nel 2005. Erede della esperienza dell’Ulivo (➔), l’Unione, L’ vide tuttavia come novità rilevante la presenza delle forze di estrema sinistra. Partiti membri dell’alleanza furono Democratici di sinistra, Margherita, Rifondazione comunista, ... Elezioni Le elezioni sono procedure attraverso le quali si scelgono una o più persone per una o più cariche mediante una votazione. Le elezioni possono riguardare i diversi organi (la rappresentanza parlamentare, il Capo dello Stato ecc.) e i diversi livelli di governo in cui si articolano i pubblici poteri (le ... legislazióne legislazióne Formazione delle leggi ma anche, e più frequentemente, complesso delle leggi di un determinato paese, di una data epoca, di un particolare regime. Anche, insieme di norme, disposizioni che regolano determinati rami dell'attività sociale (per es. legislazione mineraria, legislazione sociale ... democrazia Forma di governo che si basa sulla sovranità popolare e garantisce a ogni cittadino la partecipazione in piena uguaglianza all’esercizio del potere pubblico. diritto 1. Cenni sulla democrazia antica 1.1 La democrazia in Grecia. - L’origine della democrazia si fa risalire alla fine del 6° sec., quando ...
Categorie
  • DIRITTO PUBBLICO in Diritto
Vocabolario
primàrie
primàrie s. f. pl. [femm. pl. sost. dell'agg. primario] (polit.) Elezioni primarie, nelle quali cioè un partito politico sceglie, in base ai voti degli iscritti, quale suo componente dovrà presentarsi a un qualche tipo di elezioni politiche,...
primarista
primarista s. m. e f. Chi partecipa a una tornata di elezioni primarie. ◆ «Primarie o non primarie, vi prego quando vi riunirete di stabilire alcune regole su come si definisce il capo della coalizione se per concorso, per titoli o per...
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