ELEUTERIE ('Ελευϑέρια)
Feste greche celebrate per commemorare qualche pubblico e solenne fatto al quale un'intiera città credeva di attribuire la sua liberazione; la più nota è quella che si teneva a Platea in ricordo della battaglia là combattuta contro i Persiani nel 479 a. C.; l'aveva istituita Aristide stesso all'indomani delle guerre persiane; ogni anno vi si celebrava un sacrificio con l'intervento dei rappresentanti di tutta la Grecia e ogni quattro anni un agone ginnico ed ippico; altre eleuterie si tenevano a Siracusa in ricordo della caduta del tiranno Trasibulo nel 466 a. C.; a Larissa per la cacciata dei Macedoni dalla Tessaglia nel 196 a. C. A Samo le eleuterie erano in onore di Eros. Anche privati celebravano feste eleuterie, in onore di Zeus Eleuterio, anteriore peraltro alle feste stesse.
Bibl.: Hied, in Daremberg e Saglio, Dict. des antiq. gr. et rom., II, pp. 581-582; P. Stengel, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., V, coll. 2347-2348; P. Nilsson, Griech. Feste von religiöser Bedeutung, Lipsia 1906, p. 34 e 42.