elettroshock
Induzione controllata di convulsioni tramite corrente elettrica costante fatta passare attraverso il cervello; è detto anche terapia elettroconvulsivante. Attualmente si pratica e. solo in anestesia generale e dopo premedicazione con rilassanti muscolari. Per evitare il passaggio della corrente attraverso le aree della memoria e dell’apprendimento, si preferisce applicare le scariche elettriche all’emisfero cerebrale non dominante; viene somministrata la minima energia possibile, e le convulsioni vengono monitorate con EEG. L’e. è indicato in Italia nei casi di episodi depressivi gravi con sintomi psicotici e rallentamento psicomotorio, dopo avere ottenuto il consenso informato scritto del paziente; esistono casi in cui la validità del consenso informato è dubbia a causa dello stato mentale del paziente: ciò comporta gravi problemi decisionali, affrontati dalla giurisprudenza internazionale. I risultati migliori dopo e. si ottengono nella psicosi depressiva post-partum, nella depressione grave a rischio suicidio e nelle sindromi maniacali particolarmente gravi.