elettronica
elettrònica [Der. dell'ingl. electronics, da electron "elettrone"] [ELT] Termine introdotto intorno al 1940 per indicare l'insieme delle parti della fisica e dell'elettrotecnica che s'occupano della generazione di fasci di elettroni, e quindi dei fenomeni di emissione elettronica in genere, allora principalmente ottenuti nei tubi elettronici (in partic. termoelettronici) e delle utilizzazioni di tali tubi, in primo luogo quelle radiotecniche; poco dopo (American standard definition of electrical terms, 1941), l'e. venne a comprendere tutti i dispositivi che intervenivano in tali applicazioni, che vennero detti generic., dispositivi elettronici (tubi elettronici, celle fotoelettriche, oscillatori e amplificatori a tubi elettronici, relè, trasformatori di segnali, servomeccanismi, ecc. e anche i nascenti calcolatori elettronici a tubi elettronici). In un secondo tempo, essendo stato riconosciuto che lo scopo di tali applicazioni era essenzialmente la trasmissione e l'elaborazione di informazioni, venne a configurarsi per l'e. una definizione che l'apparentava e quasi la identificava con la scienza e la tecnica del-l'informazione (W.L. Everitt, 1952). Attualmente, con la nascita e lo sviluppo dell'informatica quale scienza a sé stante, l'e. è ritornata, in un certo senso, alla precedente definizione operativa; essa si qualifica come scienza e tecnica dei dispositivi e dei sistemi elettronici, sinteticamente classificabili come rivolti alle comunicazioni, al controllo e al calcolo; in quest'ultimo settore, l'e. riguarda spec. le strutture di base (hardware) e i componenti dei calcolatori elettronici, interessandosi però, in una sorta di simbiosi con l'informatica, anche alle strutture operative (software): v. elettronica. Nei precedenti tre filoni principali dell'e. si sono sviluppati molti settori specializzati, alcuni dei quali sono ricordati qui di seguito. ◆ [ELT] E. analogica e digitale: quella che s'occupa, rispettiv., di dispositivi analogici (per es., amplificatori elettronici) e di dispositivi digitali (per es., contatori elettronici). ◆ [ELT] [FSD] E. a, o dello, stato solido: quella basata su dispositivi realizzati con materiali solidi (metalli, semiconduttori, isolanti), quali transistori, celle fotovoltaiche, circuiti integrati, ecc.: v. elettronica dello stato solido. ◆ [ELT] [FME] E. biologica, o medica o medicale: quella volta a questioni d'interesse biologico e partic. medico (apparecchi elettronici per diagnostica e per misurazioni fisiopatologiche, protesi elettroniche, ecc.), che costituisce una branca della bioingegneria: v. elettronica medicale. ◆ [FTC] [ELT] [EMG] E. di potenza: la parte dell'e. che s'occupa della conversione di correnti elettriche (da alternate a continue o viceversa, conversione di frequenza, ecc.) di grande potenza mediante dispositivi elettronici, in genere a stato solido, in luogo di macchine elettriche: v. elettronica di potenza. ◆ [ELT] E. molecolare: la parte dell'e. informatica che s'occupa della realizzazione di circuiti logici molecolari, mediante macromolecole biologiche oppure artificiali: v. elettronica molecolare. ◆ [ELT] [MCQ] E. quantistica: la parte dell'e. che s'occupa di dispositivi nel cui funzionamento entrano in maniera fondamentale processi di natura quantistica, quali sono, essenzialmente, i laser e i maser: v. elettronica quantistica. ◆ [ELT] [FSD] E. superconduttiva: la parte dell'e. che s'occupa di dispositivi basati sulle proprietà di materiali superconduttori, quali, per es., i dispositivi criogenici (v. criogenia: I 814 e, f) e quelli a effetto Josephson (v. Josephson, effetto).