Fenomeno, scoperto da G. Destriau nel 1936, per cui determinate sostanze (ZnS, principalmente, e composti di Zn e Cd con S e Se) divengono luminescenti sotto l’azione di un campo elettrico alternato: ciò accade essenzialmente per la formazione di intensi e localizzati gradienti di potenziale in seno alla sostanza, che accelerano gli elettroni di conduzione conferendo loro energie sufficienti all’eccitazione degli atomi.
Con significato generico, luminescenza, ed eventualmente fluorescenza e fosforescenza, eccitata in una sostanza da fenomeni elettrici. Vistosi fenomeni di e., sfruttati in vari tipi di lampade elettriche, si accompagnano, per es., al passaggio della corrente elettrica nei gas (➔ scarica).