ELEONORA d'Aquitania, regina di Francia, poi regina d'Inghilterra
Nata verso il 1122, suo padre Guglielmo X duca d'Aquitania e conte di Poitou, prima di morire, l'aveva fidanzata all'erede al trono di Francia Luigi, il futuro Luigi VII, lasciandole in eredità tutti i suoi dominî. Così nel 1137 il regno di Francia portava i suoi confini ai Pirenei, ma, essendo stata E. accusata di adulterio con lo zio Raimondo I di Antiochia durante la seconda crociata, Luigi VII fece sciogliere il matrimonio (21 marzo 1152). E. si rimaritò allora con Enrico Plantageneto, conte d'Angiò e duca di Normandia, che sali due anni dopo (1154) anche sul trono d'Inghilterra (v. enrico II), accrescendo enormemente i possessi di Francia del più temibile emulo del suo ex-consorte. Anche questo secondo matrimonio fu poco felice e più volte i due temperamenti autoritarî di Enrico II e di Eleonora si scontrarono, ma stavolta si svegliò in lei la madre. Ella amava del più sviscerato amore il terzogenito del secondo letto, Riccardo Cuor di Leone: lo nominò erede dei suoi dominî diretti fin dal 1170, lo appoggiò nella rivolta contro il padre nel 1173 e soffrì per lui cinque anni di prigionia nei castelli di Salisbury e di Winchester. Partito il suo Riccardo, divenuto re, per la Terra Santa (1189), in Eleonora si rivelò per amor suo la grande regina: resisté con mano ferma agl'intrighi del secondogenito Giovanni Senza Terra, agli attacchi e alle insidie di Filippo Augusto di Francia e si prodigò per trovar denaro per il riscatto di Riccardo, tenuto prigioniero dall'imperatore Enrico VI. Tornato Riccardo gli restituì intatto il regno e lo riconciliò col fratello Giovanni. A 80 anni si recò in Spagna a presenziare al matrimonio tra sua nipote Bianca di Castiglia e il futuro Luigi VIII di Francia. Morì nel castello di Fontevrault il 1° aprile 1204. Coltivò le lettere e protesse letterati e artisti: a lei Wace dedicò nel 1151 il suo Roman de Brut e suo segretario dal 1191 al 1195 fu Pietro di Blois, uno dei più dotti uomini del secolo.
Bibl.: Per le fonti e la letteratura A. Moliner, Les sources de l'hist. de France, p. I, voll. II, Parigi 1902; T. Magne, Allenor d'Aquitaine, Parigi 1931. V. anche luigi vii; enrico ii; riccardo cuor di leone.