eleggere
Il verbo ha il senso fondamentale di " scegliere " che è nel latino eligere, da cui discende per tramite dotto, e può riferirsi a cosa e più spesso a persona, tanto in prosa che in poesia. Ha più nobile tradizione letteraria che non l'equivalente etimologico popolare ‛ scegliere ' (v.) usato da D. esclusivamente per cosa o luogo; e come parola più ‛ illustre ' si applica a significare azioni che sono fuori dell'ordinario per la dignità di chi le promuove e per l'altezza del fine.
Così Dio stesso (o Cristo) è il soggetto agente nella seguente serie di esempi, in cui il verbo, per la natura della persona ‛ eligente ', ha il valore di " prescegliere ", " predestinare ": oh felice colui cu' ivi elegge (If I 129); ch'e' fu de l'alma Roma e di suo impero / ne l'empireo ciel per padre eletto (II 21); l'agricola che Cristo / elesse a l'orto suo per aiutarlo (Pd XII 72); questi [s. Giovanni] fue / di su la croce al grande officio eletto (XXV 114); quello popolo santo nel quale l'alto sangue troiano era mischiato, cioè Roma, Dio quello elesse a quello officio (Cv IV IV 10). Vale invece " decidere ", in Cv IV V 3 eletto fu in quello altissimo e congiuntissimo consistorio de la Trinitade, che 'l figliuolo di Dio in terra discendesse a fare questa concordia. Il fine rappresentato in questi passi è il Paradiso, l'Impero, la Chiesa, la salvezza dell'umanità. Da ricordare le varianti eletto in luogo di letto ed eletti invece di creati, rispettivamente in If X 65 e Pd XXIX 47 (cfr. Petrocchi, ad l., e Introduzione 174, 248 e 383).
Nel comune significato di " nominare ", " elevare a un'alta carica ", in Cv IV III 6 Federigo di Soave, ultimo imperadore de li Romani... per rispetto al tempo presente, nonostante che Ridolfo e Andolfo e Alberto poi eletti siano.
Gli oggetti della scelta e preferenza sono rispettivamente un luogo o una cosa (i saluti, la vita del poeta) in questi altri esempi: colei che 'l loco prima elesse (If XX 92); e recoti salute quali eleggi (Rime XLVIII 6); fu tra l'altre la mia vita eletta / per dare essemplo altrui (LXXXIX 6). In If XXII 38 si li notai quando fuorono eletti, " scelti e chiamati per nome " sono i diavoli di Malebolge. In tutti gli esempi poetici riportati, una sola volta il verbo cade fuori della rima (Pd XII 72).
Due volte il verbo è usato a proposito della scelta tra il latino e il volgare come lingua del Convivio: E da ciò brievemente lo scusano tre ragioni, che mossero me ad eleggere innanzi questo che l'altro (Cv I V 2); mostrare intendo come ancora pronta liberalitate mi fece questo eleggere e l'altro lasciare (I VIII 1); il senso è qui " scegliere meditatamente " tra due possibilità la migliore, la più conveniente.
Un ultimo esempio in Cv IV XVII 10 Maria ottima parte ha eletta, la quale non le sarà tolta: è traduzione da Luc. 10, 42 " Maria optima partem elegit, quae non auferetur ab ea " (v. ELEZIONE).
Il participio, che due volte ricorre come sostantivo - O eletti di Dio (Pg XIX 76); non conosciamo ancor tutti li eletti (Pd XX 135), le anime destinate al Paradiso - si trova adoperato sia con valore predicativo che con valore attributivo.
Come predicativo, riferito a ‛ luogo ', vale semplicemente " scelto ": Pd XI 44 l'acqua che discende / del colle eletto dal beato Ubaldo; Pg XXVIII 77 in questo luogo eletto a l'umana natura per suo nido, dove però, trattandosi del Paradiso terrestre, luogo di natura divina, il senso viene ad essere " prestabilito ", " preordinato " da Dio in vista di un preciso fine (v. SCEGLIERE). Unito a un avverbio di tempo, in If XXIV 23 Le braccia aperse, dopo alcun consiglio / eletto seco, e XII 60 con archi e asticciole prima elette.
Il sodalizio eletto a la gran cena / del benedetto Agnello (Pd XXIV 1) richiama Apoc. 19, 9 " Beati qui ad coenam nuptiarum Agni vocati sunt ".
Per il valore attributivo, cfr. If XIV 109 [il veglio di Creta] da indi in giuso è tutto ferro eletto, cioè " purissimo ", " di eccellente qualità " (cfr. fin oro, puro argento, ai vv. 106 e 107); in Pd IX 139 Vaticano e l'altre parti elette / di Roma indicano i luoghi " santi " di Roma, " insigni " (Barbi) per il sacrificio e la memoria dei martiri. L'idea e l'immagine di santità sono presenti anche in Pg XXIX 90, dove le genti elette sono le " sante " personificazioni simboliche della processione del Paradiso terrestre. Cfr. ancora Pg III 73 e XIII 143.
Bibl. - Per il passo di Pd IX 139 cfr. Barbi, Problemi I 252.