Vedi ELATEA dell'anno: 1960 - 1973
ELATEA (v. vol. iii, p. 291)
Recentemente è stata esplorata una piccola collina ad oriente di Elatea. L'abitato si limita al periodo neolitico; esso costituirebbe l'unica località in Grecia in cui è riscontrabile un periodo senza ceramica dipinta.
Sono stati praticati tre sondaggi di 2 m su 4, sino a una profondità di 3,15-3,35 m. Tutta l'epoca neolitica è rappresentata da depositi perfettamente stratificati. Sono state individuate all'incirca tre fasi.
I fase (5500-5100 a. C.). La ceramica dipinta è completamente assente. Le forme sono molto semplici, il colore varia dal camoscio al grigio scuro variegato. La ceramica corrisponde a diversi pavimenti di terra battuta, a volte con focolari. Il materiale è paragonabile a quello del protoneolitico rinvenuto in Tessaglia (Protosesklo), nel Peloponneso meridionale e in Attica. La circostanza fortunata del ritrovamento di ceramica variegata corinzia in questo strato, indica la contemporaneità di questo periodo del Neolitico antico di E., con quello del Peloponneso. Questa fase senza ceramica dipinta, confrontabile anche con quella protoneolitica della pianura di Konia (Anatolia), è conosciuta ancora a Mersin in Cilicia, dove però è databile al 6000 a. C. La più antica ceramica dipinta compare ad E. intorno al 5100, mentre si trova ad Halicar già nel 56oo.
La II fase di E., è caratterizzata dalla ceramica dipinta e in particolare a decorazione scura su fondo chiaro, della varietà detta di Cheronea. La decorazione è costituita da fasce di linee a zig-zag, da rombi con decorazione a reticolò, ecc. (Weinberg, tav. 55 ss.). I primi esemplari della fabbrica detta di Cheronea sono strettamente paragonabili alla ceramica red on buff del primo Neolitico nel Peloponneso, alla prima ceramica dipinta della Tessaglia e a quella del primo Neolitico (Nea Makrì) in Attica. La ceramica di Cheronea, nella fase finale, presenta una tecnica più raffinata e forme più articolate corrispondenti alla ceramica medio-neolitica in Tessaglia e nel Peloponneso. È stato notato che ad E. la ceramica di tipo Urfirnis, compare molto più tardi che nel Peloponneso, probabilmente non prima del 4500. Alla fine di questa fase ricorrono anche ceramiche cotte grigio-scure e tra esse vasi per i quali si trovano confronti in Iugoslavia (Weinberg, tav. 63, a, b); essi presentano quattro grossi piedi e un'apertura verticale.
La fase tardoneolitica inizia con la introduzione della Mattmalerei che ad E., come in altre località greche, arriva intorno al 4000 o poco dopo.
Gli scavi di E., forniscono una sequenza stratigrafica di particolare importanza per la cronologia assoluta del periodo neolitico egeo. Essa si accorda con la data del 5000-4500, proposta dal Mellart per la cultura di Sesido.
Bibl.: Bull. Corr. Hell., LXXXIV, 1960, pp. 758-760; S. Saul Weinberg, Excavations at prehistoric Elateia, 1959, in Hesperia, XXXI, 1962.