EL
Divinità maschile semitica, venerata particolarmente nella regione siro-palestinese (Il a Ugarit, El in ebraico e in aramaico) e in Arabia (Ilāh nell'Arabia meridionale preislamica, Allāh da Maometto in poi); il suo culto è attestato anche in Mesopotamia.
A Ugarit, città fenicia del II millennio a. C., E. è il capo nominale del pantheon, ma la figura preminente è Ba῾al (v.), col quale in epoca tarda fu forse assimilato (Damascius, Vita Isid., 115). Nel periodo classico E. fu dai Greci assimilato a Kronos (Damascius, loc. cit.), quantunque talvolta l'assonanza del nome abbia portato a confonderlo con Helios (Serv., Ad Aeneid., i, 642: omnes in illis partibus Solem colunt, qui ipsorum lingua El dicitur; cfr. inoltre Rev. Arch., 1903, i, 1389: Κρόνου ῾Ηλίου βωμός in una iscrizione da Beirut).
Le raffigurazioni di E. non sono numerose, e presentano una notevole evoluzione nel tipo iconografico. Alcune monete di Biblo e di Mallos, nonché due gemme, mostrano una figura virile in piedi con due paia di ali: tale aspetto concorda con quanto afferma Filone di Biblo (II sec. d. C.) sulle raffigurazioni di E.; il dio avrebbe due paia di ali, quattro occhi e due penne sul capo. Questa tipologia, che sembra derivata da modelli assiri, non compare tuttavia in epoca antica: in un rilievo proveniente da Ugarit, raffigurante una scena di offerta ad una divinità maschile generalmente identificata con E., il dio è rappresentato seduto su un trono, vestito di un abito lungo fino ai piedi (nelle gemme e nelle monete l'abito arriva fino al ginocchio) e munito di un alto copricapo con corna. La lunga barba e i capelli che scendono sulle spalle ricordano la stele di Ba῾al con la folgore (v. vol. i, fig. 1191).
Bibl.: E. Meyer, in Roscher, I, c. 1223 ss., s. v.; F. Cumont, in Pauly-Wissowa, V, c. 2217 ss., s. v.; O. Eissefeldt, El im ugaritischen Pantheon, Berlino 1951; M. H. Pope, El in the Ugaritic Texts, Leida 1955. Gemme: M. de Vogüé, Mél. d'arch. orient., Parigi 1868, pl. V, n. 3; VI, n. 30; C. Clermont Ganneau, Rec. d'arch. orient., IV, Parigi 1901, pp. 158-159.