el-QOṢEIR (A. T., 115)
EIR Cittadina dell'Egitto orientale sul Mar Rosso, a 26°8′ lat. N., posta a 260 miglia (24 ore di navigazione) da Suez e a circa 200 km. da Qenā sul Nilo, con la quale è collegata da una pista percorribile con automezzi in 24 ore, con carovana in 4 giorni. Le comunicazioni fra Tebe e il Mar Rosso hanno sempre seguito questa via, che, sebbene piuttosto accidentata e fiancheggiata da montagne, utilizza le depressioni del Wādī Matula e del Wādī l-Ḥammāmāt, la valle di Rehenou degli antichi Egizî. L'antica Qoṣeir (la Philoteras dei Tolomei) sorgeva, secondo la tradizione, 6 o 7 km. a N. dell'abitato attuale. Dopo l'avvento musulmano, la località divenne porto d'imbarco dei pellegrini diretti dall'Alto Egitto alla Mecca. Oggi è in progetto la costruzione di una ferrovia a scartamento ridotto congiungente el-Qoṣeir con Qenā.
La città è formata da un piccolo gruppo di case, disposte attorno a un forte, edificato e armato da Napoleone: ha due moschee, alcuni bazar, ufficio postale e telegrafico. Il clima vi è molto caldo e asciutto; manca l'acqua potabile, se non distillata, e le vettovaglie debbono venire di fuori. Una certa maggior floridezza deriva alla città in seguito alla recente scoperta (a Nakheil, Gebel Duwi e Hammadat) d'importanti giacimenti fosfatici, sfruttati dalla Società egiziana per l'estrazione e il commercio dei fosfati, con capitale e direzione tecnica italiani. La società ha costruito alloggi pei suoi impiegati, ha sistemato il porto e 38 km. di ferrovia a scartamento ridotto colleganti il porto e le miniere. Il porto è toccato da linee egiziane e italiane. Un quarto giacimento esiste nei dintorni immediati, a Safaga (50 km. a N. di el-Qoṣeir).
I fosfati di el-Qoṣeir appartengono, al pari di tutti gli altri, in Egitto, a strati del Cretacico Superiore (Campaniano o Manarichtiano). In complesso i tre giacimenti offrono una riserva di almeno 50 milioni di tonn. di minerale, con un tenore del 65-70% di fosfato tricalcico. Il prodotto si esporta principalmente in Italia e nel Giappone. Nella regione esistono anche giacimenti di rame di qualche interesse.
Bibl.: F. Amici Bey, L'Égypte ancienne et moderne, Alessandria 1884; A. Martelli, Sui fosfati di Kosseir, in Nuovi ann. agric., VI, Roma 1926.