EINDHOVEN (A. T., 44)
Città industriale dell'Olanda (provincia del Brabante Settentrionale), con 89.619 ab. (1929). Nel 1232 la città venne cinta da muraglie e per la sua favorevole posizione nei secoli XVII e XVIII essa si sviluppò sino a divenire il mercato generale della Campine. Ma lo sviluppo moderno data solo dal 1870 e, soprattutto, dal 1895. Per l'annessione di molti comuni vicini (Stryp, Woensel, Tongelre, Stratum, Gestel), Eindhoven si ingrandì e da 56 ettari di estensione con 3200 ab. quanti ne contava nel 1866, arrivò, nel 1924, a 441 ettari d'estensione con 55.513 ab. Molte difficoltà si dovettero superare per questo ampliamento, data la posizione della città, all'estremità di un piccolo rilievo d'origine diluviale, limitato dalle larghe vallate alluviali del Gender e del Dommel. Il suo grande sviluppo è dovuto principalmente alla fondazione e al rapido progresso delle officine Philips (lampade a filamenti incandescenti, lampade e apparecchi per la radio) che impiegavano, nel 1929, 23000 operai. Si trovano inoltre a Eindhoven fabbriche di sigari, industrie tessili (stoffe di lino, di cotone e di lana, velluti di lana, maglierie, fabbriche di calze, di nastri, di stringhe), industrie metallurgiche, fonderie di campane, calzaturifici, fabbriche di fiammiferi. La fabbricazione degli zoccoli vi rivive in conseguenza di una legge protezionista speciale, prima misura protezionista in Olanda.
Eindhoven è notevole centro di comunicazioni, posto all'incontro di due strade ferrate internazionali, e con molte ferrovie vicinali. Il canale di Eindhoven, costruito nel 1847 (movimento di navigazione nel 1929, 392.370 tonnellate), la riunisce con lo Zuid-Willemsvaart, via fluviale del Belgio.