TSCHIRNHAUS, Ehrenfried Walter von
Nato a Kiesslingswalde presso Görlitz (Prussia) il 10 aprile 1651 da famiglia nobile, morto a Dresda l'11 ottobre 1708. Dopo aver preso parte per diciotto mesi, come volontario nell'esercito olandese, alla guerra contro la Francia, si dedicò con passione alla matematica, alla fisica e alla filosofia. A Parigi strinse amicizia col Leibniz, col quale rimase in seguito in corrispondenza; viaggiò poi in Olanda, Inghilterra e Italia; si stabilì infine in Sassonia, dove riaprì tre vetrerie, nelle quali fece costruire lenti di dimensioni allora inusate. Si occupò pure della costruzione di grandi specchi di rame, dai quali intendeva ottenere effetti calorifici notevoli.
Il suo nome è rimasto legato a un metodo per far scomparire in una equazione algebrica tutti i coefficienti, meno i due estremi (v. algebra, n. 47); con questo metodo ogni equazione potrebbe ridursi a un'equazione binomia, e quindi sarebbe algebricamente risolubile; ma il problema dell'eliminazione dei coefficienti risulta, tranne per i primi gradi, d'ordine superiore a quello dell'equazione da risolvere. Appartiene pure allo Ts. la scoperta delle caustiche per riflessione (1682). Altre ricerche sulle curve, non tutte esatte, si trovano in lavori da lui inseriti in raccolte accademiche, e nell'opera Medicina mentis (1a ed., Amsterdam 1686), che è un trattato di logica, con esempî presi spesso dalla matematica. Un'altra opera, Medicina corporis, contiene consigli atti a conservare la salute.
Bibl.: H. Weissenborn, Lebensbeschreib. des E. W. von Ts.... u. Würdigung seiner Verdienste, Eisenach 1866; B. Fontenelle, Éloges, Parigi 1719; C. Reinhardt, Beiträge zur Lebensgeschichte von E. W. von Ts., Meissen 1903.