Scienziato (Kieslingswalde, Görlitz, 1651 - Dresda 1708). Volontario nell'esercito olandese nella guerra contro la Francia; si occupò di matematica, fisica e filosofia e fu in relazione con i più grandi scienziati e filosofi del tempo come Ch. Huygens, I. Newton, B. Spinoza e G.W. Leibniz. Studiò la risoluzione di equazioni algebriche, trasformandole razionalmente (trasformazione di T.) in equazioni binomie. Si occupò anche di ottica teorica (caustiche di riflessione) e pratica (costruzione di lenti e specchi, impiegati soprattutto per realizzare alte temperature). Nel 1708 riuscì per primo a produrre la porcellana bianca. In campo filosofico va ricordata la sua Medicina mentis del 1687 (di poco successiva alla Medicina corporis del 1686), dove T. riprende il tema spinoziano della funzione etica della filosofia (intesa come "medicina" della mente) e l'accentuazione, in logica, del momento della definizione rispetto a quello puramente formale e grammaticale, tema che troverà ampia risonanza nel dibattito logico-metodologico nella Germania del Settecento a partire da Wolff.