HOSTOVSKY, Egon
Romanziere, nato a Hronov il 23 aprile 1908.
Ebreo, egli porta in sé qualcosa di Dostoevskij e di Kafka. Nel suo mondo popolato di figure esaltate e anormali, sull'orlo della follia, regna uno spietato determinismo e la realtà acquista toni grotteschi e febbrili. Ogni suo romanzo si risolve in uno studio clinico di difetti psichici, condotto con certe deformazioni care all'espressionismo e con il metodo della psicoanalisi. La vita del ghetto, il complesso di inferiorità, la diffidente solitudine dell'ambiente giudaico sono i motivi che Hostovský ripete nei suoi romanzi: Stezka podél cesty, Il sentiero a fianco della strada, 1928; Ghetto v nich, Il ghetto in loro, 1928; Případ profesora Körnera (Il caso del professor Korner, 1932), Černá tlupa, La nera masnada, 1933. Durante l'occupazione tedesca, Hostovský descrisse le proprie esperienze di esule in Listy z vyhnanství, Lettere dall'emigrazione, 1946; Úkryt, Il rifugio, 1946; Sedmkrát v hlavní úloze, Sette volte nella parte principale, 1946; Cizinec hledá byt, Uno straniero cerca alloggio, 1947.