egomania
s. f. Concentrazione maniacale su sé stessi.
• Nel ’68 [Nicola Chiaromonte] scrisse che la rivolta studentesca, pur legittima, condivideva con il nemico l’unico ideale indiscusso dell’uomo moderno: la soddisfazione di tutti i bisogni, l’«egomania». (Filippo La Porta, Corriere della sera, 24 settembre 2008, p. 47, Terza Pagina) • In questa conferenza stampa l’ex presidente del Consiglio ha cercato di rinfrescare vecchi cavalli di battaglia, come i complotti e le congiure dei magistrati, i poteri forti e la solita stampa di sinistra. Ha pure evocato la possibilità di staccare la spina al governo tecnico di [Mario] Monti e la necessità di voler rimanere in campo per riformare la giustizia. In realtà, si è trattato solo di uno sfogo di un uomo patetico, affannato, malato di protagonismo ed egomania. (Tullio Tavolini, Piccolo, 6 novembre 2012, p. 38) • «Ho letto il tweet del sindaco. All’inizio mi son chiesta se non fosse un pesce d’aprile. Poi ho capito che è fuori di testa, gravemente fuori di testa». Bando alle diplomazie. Valeria Valente aveva già un diavolo per capello per la autopunizione che si era inferta: un tour fra i trasporti pubblici cittadini per verificare la situazione. Eppure, arrivata alla conferenza stampa con un’ora di ritardo, ha voluto dare la precedenza alla esternazione del suo avversario elettorale: «Ormai è oltre il limite. Siamo alla follia. È una egomania che gioca sulla pelle di Napoli». (Roberto Fuccillo, Repubblica, 2 aprile 2016, Napoli, p. II).
- Composto mediante la giustapposizione dei confissi ego- e -mania.
- Già attestato nella Stampa del 25 aprile 1974, p. 3 (Carlo Fruttero).