EGINARDO (Einhart)
Nacque intorno al 770 d. C. nel Maingau, valle inferiore del Meno; fu dapprima istruito nel convento di Fulda; fu ammesso alla scuola palatina (circa 791) e poi (796?) alla corte di Aquisgrana. Era di piccola statura, donde i soprannomi di Nardulus, Formica, di temperamento vivace, di nobile sentire, amatore delle lettere, delle arti e della matematica. Sotto Carlomagno presiedette alle costruzioni imperiali; nell'806 andò per incarico dell'imperatore a Roma, per sottoporre a papa Leone III l'atto della divisione dell'Impero tra i figli; nell'813 indusse Carlomagno a darsi come correggente e successore il figlio Lodovico. Condizione cospicua ebbe dunque E. alla corte. Anche a Lodovico il Pio, succeduto a Carlomagno nell'Impero, E. fu caro; e ne ebbe incarichi di fiducia, tra cui quello delicatissimo di stare a lato, quale guida e consigliere, di Lotario il primogenito, costituito già nell'817 correggente al padre nell'Impero. Quando nell'828 sorse il conflitto tra Lodovico il Pio e i figli, preferì ritirarsi a vita privata con la consorte Imma e si stabilì, pare, a Michelinstadt. Ivi innalzò una chiesa, che arricchì con le reliquie dei Ss. Marcellino e Pietro, fatte venire da Roma. Quando (836) gli morì la consorte, cercò conforto nella religione, si fece consacrare prete e divenne abate di Selingenstadt. Morì il 14 marzo dell'840.
E. deve la celebrità alla sua Vita Karoli, scritta intorno all'830, per esaltare di fronte al figlio e ai nipoti tralignanti l'eminente personalità del rispettivo genitore e avo; egli prese a modello la vita di Ottaviano Augusto di Svetonio. Ci restano inoltre di E. anche la Historia translationis Ss. Marcellini et Petri, composta intorno alla stessa data; la Quaestio de cruce adoranda, stesa tra il marzo e l'aprile 836 e dedicata a Lupo di Ferrières; una settantina di Epistolae. Sembra doversi escludere che siano di lui gli Annali del regno dei Franchi, che corrono sotto il suo nome e gli Acta Ss. Marcellini et Petri in 118 strofe trocaiche.
Gli Annales, in Monumenta Germaniae historica, Scriptores, a cura di G. Pertz, Hannover 1826, I, pp. 124, 128; la Vita Karoli, in Monumenta, come sopra, Hannover 1829, II, pp. 426-463; Vie de Charlemagne, edita da L. Halphen, Parigi 1923; le Epistolae e la Quaestio de cruce adoranda, in Monumenta, come sopra, serie Epistolae Karolini Aevi, IlI, Berlino 1899, pp. 105-149; Lupi abbatis Ferrariensis Epistolae, a cura di E. Duemmler, in Monumenta, serie Epistolae, come sopra, IV, Berlino 1925, p. 7 segg.; Poetae Karolini Aevi, a cura di E. Duemmler. in Monumenta, come sopra, serie Poetarum latinorum Medii Aevi, Berlino 1894, II, pp. 25, 94, 125, I26, 237, 238, 371.
Bibl.: W. Wattenbach, Deutschlands Geschichtsquellen im Mittelalter, ecc., Berlino 1885, I, pp. 169-180; A. Molinier, Les sources de l'histoire de France, Parigi 1901, I, pp. 197-200; Dahlmann-Waitz, Quellenkunde der deutschen Geschichte, 7ª ed., Lipsia 1906, nn. 3054, 3058, 3089; L. Halphen, Études critiques sur l'histoire e Charlemagne, Parigi 1921, pp. 50-103.