BOCCANEGRA, Egidio (Gil)
Venne in fama di valoroso ammiraglio, durante il dogato del fratello Simone (v.).
Nel 1340 la Repubblica genovese, con una piccola flotta, lo mandò in aiuto di Alfonso XI, re di Castiglia, allora in guerra con i Mori di Granata. Mentre le truppe castigliane e portoghesi combattevano per terra, il B., con le sue undici galee, assalì arditamente la flotta moresca che, composta di 60 navi, era schierata in battaglia all'imboccatura del fiume Salado. Dopo accanito combattimento la vittoria arrise al Genovese, il quale riuscì a impadronirsi di dodici legni nemici, disperse i rimanenti e sbarcò le sue ciurme a terra. Con queste assalì i nemici alle spalle, decidendo della giornata. Egidio Boccanegra fu dal re Alfonso nominato grande ammiraglio e rimase al servizio di Castiglia. Nel 1344 con perizia e valore cooperò alla presa di Algesiras e venne dal re ricompensato col dono della contea di Palma. Nel 1371 riportò altre due vittorie navali, una alla foce del Tago contro i Portoghesi e l'altra, in alleanza con i Francesi, a la Rochelle, contro la squadra inglese, facendo prigionieri molti inglesi, tra i quali l'ammiraglio conte di Pembroke. Ebbe alte dignità ed onori. Fu il capostipite dei Boccanegra di Spagna.
Bibl.: M. Bargellini, Storia di Genova, voll. 2, Genova 1856-57, 2ª ed., 1869-1870; C. Manfroni, Storia della marina italiana dal trattato di Ninfeo alla caduta di Costantinopoli, Livorno 1902; M. Pérez de Castro, La batalla del Salado, in Revista de España, XXV (1872); G. Daumet, Étude sur l'alliance de la France et de Castille aux XIVe et XVe siècles, Parigi 1898.