EFRAIM
. Come nome di località Efraim designa una borgata nelle vicinanze di Baalhazor, ossia di Tell Azur, monte a nord di Betel. La località, indicata dall'Onomasticon (94,7) al 5° miglio da Betel sarebbe la stessa che ricorre in Giovanni, XI, 54, e vi è denominata Efrem, individuata comunemente col grosso villaggio di eṭ-Ṭayyibeh; quivi sono notevoli avanzi di un'antica chiesa bizantina e crociata, sorta forse a ricordare la dimora di Gesù, che vi si ritirò coi discepoli dopo la resurrezione di Lazzaro.
Quale nome di persona indica più specialmente il secondo dei figli che Giuseppe ebbe da Asenet. Sovr'esso Giacobbe fece scendere la benedizione dovuta al primogenito Manasse (Gen., XLVIII, 21). L'adozione che in quell'occasione il patriarca fece dei due figli del viceré egiziano, ebbe un riflesso lontano nella ripartizione della Palestina ai tempi di Giosuè, quando cioè alle discendenze di Manasse e di Efraim vennero assegnate due importanti porzioni del territorio conquistato. Che se il lotto pervenuto alla tribù di Manasse fu particolarmente vasto, quello assegnato alla tribù di Efraim fu non solo per la sua estensione, ma per la sua situazione singolarmente importante. Abbracciava tutta la parte centrale della Palestina, e sotto la denominazione di "Montagne di Efraim" si estendeva da Betel alla pianura di Esdrelon, dalla valle del Giordano alla pianura di Saron. La posizione predominante, la prosperità raggiunta dall'importante tribù, e il suo spirito bellicoso contribuirono a rendere, nel linguaggio dei profeti e dei poeti d'Israele, il nome di Efraim come eponimo di tutto il regno settentrionale, chiamato pure regno d'Israele (v. ebrei).