Medina Reyes, Efraim. – Scrittore colombiano (n. Cartagena de Indias 1967). Voce fortemente innovativa della letteratura ispanoamericana, influenzato da stimoli quali il cinema underground statunitense, il rock e i testi di C. Pavese, J. Fante e J.C. Onetti, ha esordito nella scrittura con la raccolta di versi Una pared y otros poemas (1985), esercitandosi successivamente nella narrativa in prosa con il romanzo Seis informes e con la raccolta di racconti Cinema árbol y otros cuentos (1996; trad. it. 2007). Dotato di profondità introspettiva che coniuga con uno stile provocatorio e dissacrante, tra le sue opere successive occorre citare: Érase una vez el amor pero tuve que matarlo (2001; trad. it. 2002); Técnicas de masturbación entre Batman y Robin (2002; trad. it. 2004); Sexualidad de la pantera rosa (2004; trad. it. 2006); la raccolta poetica Pistoleros/Putas y dementes (2005); Lo que todavia no sabes del Pez Hielo (2012; trad. it. 2013). M. ha sperimentato inoltre linguaggi artistici quali la regia cinematografica (Ejercicios del ansia, 1991, e produzioni sperimentali realizzate tra il 1991 e il 1995 quali Tres horas mirando un chimpancé, Eso no me infla la banana, Versión de sujetos al atardecer, No te aferres a nada que no puedas abandonar en 5 segundos), la regia e la scrittura di testi teatrali (Poetas y carniceros, 1991) e la produzione musicale (Canciones mediocres, 1990; Canciones aún más mediocres, 1991; El duelo, 1994; La forma del vacío, 2010).