efflusso
efflusso [Der. del lat. effluere "sgorgare", comp. di ex "da" e fluere "scorrere"] [MCF] Lo sgorgare di un liquido o di un aeriforme, attraverso un orifizio, da un ambiente in cui regna una certa pressione p' verso un altro ambiente in cui v'è una pressione minore p. Se l'orifizio è praticato in una parete sottile, il getto fluido nell'uscir fuori si va restringendo fino a raggiungere una sezione minima (la cosiddetta sezione contratta d'e.) a una distanza dall'orifizio dell'ordine del suo diametro (coefficiente di contrazione è il rapporto tra l'area della sezione contratta e quella dell'orifizio di e.). Se il fluido che effluisce è un gas, quando la differenza di pressione è tale da far raggiungere al gas la velocità del suono nella sezione contratta (ciò che per gas biatomici si ha all'incirca allorché p'=2p), un ulteriore aumento della differenza di pressione non provoca aumento della portata del-l'e.: si è raggiunta quella che si chiama condizione critica di efflusso. Al di là della sezione contratta, il gas si espande mescolandosi progressivamente con quello dell'ambiente e dissipando la propria energia in moti vorticosi. Per utilizzare l'energia di un getto che effluisce alla velocità critica, occorre munire l'orifizio di un boccaglio o ugello, che nella prima parte deve essere convergente piuttosto rapidamente e con profilo arrotondato che guidi bene i filetti fluidi, e, dopo la sezione ristretta, deve allargarsi a cono di piccola apertura. Su questi principi è basato il progetto degli ugelli usati nelle turbine a vapore o a gas, nelle gallerie aerodinamiche supersoniche, nei condotti supersonici dei turbogetti, autoreattori, ecc. Per l'e. di liquidi → foronomia.