In fluidodinamica, l’uscita di un fluido attraverso un orifizio, da un ambiente in cui regna una certa pressione p′ verso un altro ambiente in cui vi è una pressione minore p. Se l’orifizio è praticato in una parete sottile, il getto fluido, uscendo, si va restringendo fino a raggiungere una sezione minima, o contratta, a una distanza dall’orifizio dell’ordine del suo diametro. Si chiama coefficiente di contrazione il rapporto tra l’area della sezione contratta e quella dell’orifizio di efflusso. Se il fluido che effluisce è un gas, quando la differenza di pressione è tale da far raggiungere al gas la velocità del suono nella sezione contratta (ciò che, per gas biatomici, si ha all’incirca quando p′=2p), un ulteriore aumento della differenza di pressione non provoca aumento della portata dell’e.: si è raggiunta quella che si chiama la condizione critica di efflusso. Al di là della sezione contratta, il gas si espande mescolandosi progressivamente con quello dell’ambiente e dissipando la propria energia in moti vorticosi.