EFESTIONE
. Autore di esegesi omeriche e di una Πραγματεία τερὶ μέτρων, maestro, secondo Capitolino (Vita Veri, 2), di Lucio Vero e contemporaneo di Arpocrazione. Della sua opera in 48 libri egli stesso fece successive riduzioni a undici, a tre e finalmente a un libro solo, che è il famoso Enchiridion ('Εγχειρίδιον πεπὶ μέτρων) a noi giunto attraverso una tradizione manoscritta il cui principale rappresentante è il codice ambrosiano. Ad E. risale la distinzione in metri principali (πρωτότυπα) e misti (μικτά). L'opera di E. era molto importante, com'è tuttora per noi il suo manuale, chiaro ma poco profondo, sebbene abbastanza sicuro e notevole per la metrica della parabasi comica. Lo completano gli scolî di Giorgio Cherobosco, gli scolî A che sono contenuti nel manoscritto ambrosiano e anche gli scolî B, che sono il conglomerato di cinque trattazioni metriche da Longino e Oro, commentatori di E., al sec. X.
Editio princeps è la Giuntina, Firenze 1526. A. Turnèbe ne pubblicò un'edizione (Parigi 1553) e T. Gaisford un'altra, molto buona (Oxford 1810). Ottima è l'edizione del Consbruch: Hefaestionis enchiridium cum commentariis veteribus, Lipsia 1901.