RYDZ-ŚMIGLY, Edward (App. I, p. 985)
Designato comandante supremo delle forze armate e successore del presidente Mościcki, dopo l'invasione della Polonia si rifugiò in Romania, dove fu internato, e poi arrestato (ottobre 1940), perché accusato di preparare attentati, insieme a elementi dell'ambasciata polacca, contro gli impianti petroliferi di PloeŞti. Riuscì a fuggire il 20 dicembre 1940. Morì a Varsavia nel 1942 sotto falso nome.