TRELAWNY, Edward John
Scrittore e avventuriero inglese, di famiglia della Cornovaglia, nato a Londra il 13 novembre 1792, morto a Sompting (Sussex) il 13 agosto 1881.
Fin dalla giovinezza fu un ribelle e, potenzialmente, un bandito. A 13 anni era nella marina e dopo un breve periodo di studio all'accademia navale di Greenwich, sembra che prestasse servizio per alcuni anni in Oriente a bordo d'una nave corsara, sotto gli ordini d'un qualche avventuroso capitano, il cui ritratto idealizzato egli poi compose col nome di De Witt o De Ruyter. Circa nel 1813 tornò in Inghilterra e sposò Julia Addison. Nel 1821 il Tr. venne in Italia ed entrò nella cerchia di Shelley e di Byron, divenendo ammiratore devoto dello Shelley, al cui cadavere prestò pietosi uffici, e la cui vedova aiutò anche finanziariamente. Nel luglio 1823 il Tr. partì col Byron per la Grecia e strinse amicizia col bandito patriota Odysseus, la cui sorella Tersitza egli sposò in seconde nozze. Tornato in Inghilterra nel 1828, nel 1829 era di nuovo in Italia con C. A. Brown, l'amico di Keats. In Italia il Tr. fece la conoscenza di W.S. Landor che lo introdusse in una delle sue Imaginary Conversations. Nel 1831 il Tr. pubblicò anonime le sue Adventures of a Younger Son che ebbero subito molto successo e che sono la fonte principale per conoscere la vita giovanile del Tr. (traduz. francese: Un cadet de famille, Parigi 1860). È un racconto avventuroso, scritto in stile brillante e a vividi colori, da un uomo che aveva il dono innato di narrare; ma rimarrà sempre dubbio se esso possa venire accettato come letteralmente veridico. Negli anni dal 1833 al 1835 il Tr. viaggiò in America, poi tornò a Londra, dove la sua prestanza fisica e il suo vigore, la sua fama di audacia temeraria e le sue doti di narratore romanzesco lo misero in vista. Qualche tempo dopo sposò una terza moglie e dapprima tornò a Usk (Monmouthshire), poi si stabilì a Sompting, dedicandosi all'orticoltura. Nel 1858 apparve il suo libro Recollections of the last days of Shelley and Byron (2a ed. riveduta, Records of Shelley, Byron and the Author, 1878). Verso il Byron il Tr. non dimostra piena simpatia e mette in rilievo nel poeta la superficialità e la posa, sebbene ne riconosca la forza. Nello Shelley trovò invece uno spirito affine, simile a lui nella libertà d'intelletto, nel disprezzo di tutte le convenzioni, nell'amore per tutte le cose naturali. Sebbene incapace di apprezzare pienamente la profondità e la sottigliezza del pensiero shelleyano, il Tr. ha composto il migliore ritratto che nella letteratura inglese si trovi di un poeta come veramente fu nelle sue tendenze mentre visse.
Bibl.: R. Edgcumbe, E. Tr., a biographical Sketch, Plymouth 1882; E. Garnett, introduzione a The Adventures of a Younger Son, Londra 1890; H. N. Brailsford, introduz. ad altra ediz. della stessa opera, ivi 1904; H. J. Massingham, The Friend of Shelley, a Memoir of E. J. Tr., ivi 1930.