JENNER, Edward
Medico, nato il 17 maggio 1749 a Berkeley nel Gloucestershire, dove morì il 26 gennaio 1823. Studiò chirurgia presso il cerusico di Sudbury e nel 1770 si recò a Londra ove divenne allievo e amico di John Hunter. Tornato in patria si dedicò alla medicina pratica occupandosi soprattutto di combattere il vaiolo che infieriva in gravi epidemie. Già dal principio del secolo s'era iniziata in Inghilterra e in Europa l'inoculazione delle pustole umane come mezzo profilattico contro il vaiolo; la vaiolizzazione ebbe grande diffusione in Italia e in Francia soprattutto per merito di Angelo Gatti. Questa pratica presentava però gravi inconvenienti. Il J. aveva osservato che i contadini i quali avevano sofferto il vaiolo animale non ammalavano mai di vaiolo umano, e dopo molte osservazioni ed esperimenti giunse alla convinzione che il vaccino è una difesa sicura contro il vaiolo.
Il 14 maggio 1796, vent'anni dopo il primo inizio dei suoi studî, egli vaccinò un bambino, James Phipps, con pus tolto da una pustola della contadina Sarah Nelmes affetta da vaccino; vaiolizzato il bambino con pus tolto da pustole vaiolose umane l'infezione non attecchì. Egli continuò i suoi studî e nel 1798 vide la luce a Londra il libriccino intitolato An inquiry into the causes and effects of the variolae vaccinae, ecc. Dovunque sorsero appassionati fautori e fieri avversarî della vaccinazione. Nel 1800 fu introdotta la vaccinazione nell'esercito inglese, nel 1802 la Camera dei comuni votò al J. un dono nazionale di diecimila sterline e nel 1807 un altro dono di ventimila sterline a titolo di premio per la sua scoperta; nel 1803 fu solennemente inaugurato il Jenner Institute di Londra. J. si ritirò nel 1803 a vivere in campagna e nel 1815 tornò nella sua piccola città natale.
Nel 1857 gli fu eretto un monumento nazionale sul Trafalgar Square di Londra. In Italia il metodo di J. fu largamente diffuso grazie all'opera indefessa di Luigi Sacco, milanese (1769-1836).
Bibl.: J. Baron, The life of E. J., ecc., Londra 1827.