EVERETT, Edward
Uomo di stato, nato a Dorchester (Massachusetts) l'11 aprile 1794, morto a Savannah il 15 gennaio 1875. Fece gli studî a Harvard e nel 1813 divenne pastore della Brattle Street Church di Boston, rinunciando però a questa carriera due anni dopo, per diventare insegnante di letteratura greca nell'università di Harvard. Frequentò poi per due anni l'università di Gottinga; visitò l'Italia e la Grecia. Tornato negli Stati Uniti, diresse la North American Review dal 1820 al 1824; in tale anno fu eletto deputato al Congresso per il distretto di Cambridge, carica nella quale fu riconfermato in quattro successive elezioni.
Nel 1836 fu nominato governatore del Massachusetts, quindi, dal 1841 al 1845 fu ministro plenipotenziario a Londra. Tornato negli Stati Uniti (1846), ebbe la presidenza dell'università Harvard, da lui lasciata nel 1849. Segretario di stato per quattro mesi durante la presidenza del Fillmore, dopo la morte del Webster (1852), ed eletto senatore, fu uno dei rappresentanti più in vista del partito dei whigs, insistendo sulla necessità di considerare inviolabile la costituzione e di mantenere in vigore il sistema della schiavitù; e poiché quest'ultimo concetto non fu ammesso, si dimise nel maggio del 1854, ritirandosi a vita privata. Nel 1860 fu portato candidato alla vice-presidenza degli Stati Uniti come rappresentante del Constitutional Union party, ma non riuscì. Nella grande crisi del 1864, quando il Lincoln fu rieletto alla presidenza, il nome dell'E. figurava come capolista per il Massachusetts.
Bibl.: A Memorial of E. E. from the City of Boston, Boston 1865; R. H. Dana, An address upon the Life and services of E. E., Cambridge 1865.