Teologo anglicano (Pusey, Oxford, 1800 - Ascot Priory, Berkshire, 1882). Studiò a Oxford e, fellow dell'Oriel College, si unì in amicizia con J. H. Newman e J. Keble; frequentò poi varie università tedesche e ascoltò F. D. E. Schleiermacher; rientrato in Inghilterra, scrisse l'Enquiry into the probable causes of rationalistic character lately predominant in the theology of Germany (2 voll., 1828) e fu nominato prof. di ebraico. Nella polemica contro il razionalismo e l'indifferentismo religioso, oltre ad abbandonare l'iniziale liberalesimo che lo aveva indotto ad appoggiare Peel, aderì al movimento di Oxford, continuando a sostenerne i principî anche dopo la conversione di Newman al cattolicesimo (sicché uno dei nomi del movimento di Oxford fu anche puseyism, it. puseismo). Prima del concilio Vaticano I, sperò nella conciliazione della Chiesa anglicana con la romana, come argomentato nei tre opuscoli in forma di lettera, dal titolo Eirenikon, indirizzati il primo a J. Keble (1865), gli altri due a J. H. Newman (1869). È autore di numerosi studî biblici e di storia della teologia.