CHILLIDA, Eduardo
Scultore spagnolo, nato a San Sebastian il 10 gennaio 1924. Lasciati gli studi di architettura, iniziati nel 1942 a Madrid, dal 1947 si dedica completamente alla scultura. A Parigi dal 1948 al 1950 (partecipa al Salon de Mai nel 1949) la la sua ricerca si volge decisamente verso forme non figurative. Lasciata Parigi si stabilisce a Hernani; ha la sua prima mostra personale nel 1954 a Madrid, nel 1955 partecipa all'esposizione Eisenplastik di Berna e al primo Salon de la sculpture abstraite a Parigi. Dal 1957 risiede a San Sebastian e partecipa alle maggiori esposizioni internazionali ottenendo numerosi riconoscimenti (premio alla Biennale di Venezia del 1958; premio Kandinskij 1960; premio Carnegie 1964; premi Lehnbruck a Duisburg e Nord-Rhein Westfalen a Düsseldorf nel 1966). Autore anche di opere monumentali, come le porte in ferro della basilica di Aranzam (1954), il monumento a Fleming a San Sebastian (1955) o le sculture per il Museum of Fine Arts di Houston (1966) e per il palazzo dell'UNESCO a Parigi (1969), C. impiega altissima perizia nel forgiare i metalli, nel realizzare prima una sorta di modulazioni grafiche spaziali, poi strutture liberamente indirizzate nello spazio, che entrano in correlazione con piani nascosti suggeriti dalle stesse strutture. Vedi tav. f. t.
Bibl.: P. Volboudt, Chillida, Parigi 1967; J.-D. Fullaondo, Chillida, Madrid 1968; C. Esteban, Chillida, Parigi 1971.