WILDE, Eduard
Scrittore estone, nato a Virumaa il 5 marzo 1865, morto nel 1933. Viaggiò molto in gioventù, e studiò alcuni periodi della storia estone, specialmente dalla seconda metà del sec. XIX, che ritrasse in varie opere artisticamente notevoli, sebbene tutte tendenziose in senso sociale e socialista. Prese parte alla vita politica e fu costretto a esiliarsi (1905) per non cadere vittima della reazione russa. Proclamata l'indipendenza, fu il primo ministro in Germania della patria risorta.
Ha scritto una ventina di romanzi e racconti storico-realistici, fra cui più degni di menzione: Sala sidemet (Legami segreti, 1888); Kãnnud ja Kãbid (Tronchi e pine, 1892); Karikas kihvti (Un calice di veleno, 1893); Kũlmale maale (Nelle terre gelide, romanzo siberiano, 1896); Vãstriku Aadu (Adolfo Cutrettola, romanzo satirico, 1901); Mahtre sôda (La guerra di M., storia romanzata della rivolta dei contadini contro la Russia, 1902); Prohved Maltsvet (Biografia del profeta M., 1906, argomento di un racconto di Aino Kallas); Lunastus (Salvazione, 1909); Jutustused (Collezione delle sue migliori novelle, 1912); Mãekũla piimamees (Il lattivendolo di M., 1926); inoltre due drammi: Tabamata ime (Il miracolo fallito, 1912), e Pisuhãnd (Racconto fantastico dello spirito che porta i tesori al suo padrone, 1913).