SIMSON, Eduard von
Uomo politico, nato il 10 novembre 1810 a Königsberg, morto il 2 maggio 1899 a Berlino. Figlio di un cambiavalute ebreo, si battezzò, studiò scienze economiche e giuridiche all'università della sua città, conseguì a 18 anni la laurea e iniziò nel 1831 la carriera accademica. Nel 1836 era ordinario di diritto. Inviato nel'48 dalla sua città all'Assemblea nazionale di Francoforte, prese posto al centro destro; nell'ottobre fu eletto vicepresidente e il 12 dicembre presidente. In tale qualità fece approvare il progetto di costituzione del Reich (27 marzo 1849) ed eleggere Federico Guglielmo IV a imperatore tedesco (28 marzo). Dopo il rifiuto di questo, non accettò la rielezione a presidente, e anzi, ammalatosi, rinunciò il 20 maggio al mandato parlamentare. In seguito, fallito il sogno di un impero liberale, si volse con scarse speranze al progetto di unione avanzato da J.M. von Radowitz; e fu deputato e vicepresidente della seconda camera prussiana, avversario della politica anticostituzionale del re; in essa ebbe i primi scontri con Bismarck. Ritiratosi dalla vita parlamentare col subentrare della reazione (1852), vi rientrò nel 1858: nel 1859 fu eletto presidente della camera, e finì con essere conquistato da Bismarck. Presidente del Reichstag costituente del Norddeutscher Bund (1867), riuscì a condurre in porto una costituzione che non era, naturalmente, quella del'48. Presiedette nel luglio del 1870 le sedute con cui si votarono i crediti di guerra. Fu pure il primo presidente del Reichstag tedesco, rimanendo in carica, con soddisfazione di Bismarck, fino al 1874. Nel 1879 assunse la presidenza del tribunale del Reich a Lipsia. Federico III gli conferì la nobiltà (1888). Ritiratosi nel 1891, trascorse i suoi ultimi anni a Berlino.
Bibl.: B. v. Simson, E. v. S., Erinnerungen aus seinem Leben, Lipsia 1900; E. Schmidt, Charakteristiken, s. 3ª, Berlino 1912; E. Wolff, E v. S., Berlino 1929.