Pseudonimo dello scrittore e dissidente russo Eduard Veniaminovich Savenko (Dzerzhinsk, Nizhny Novgorod, 1943 - Mosca 2020). Trasferitosi in giovanissima età a Kharkov (Ucraina), cominciò a frequentare bande di strada e a commettere reati minori, entrando parallelamente nei circoli poetici radicali e iniziando a scrivere versi di avanguardia; a queste prime esperienze letterarie seguì nel periodo trascorso a Mosca (1967-74) l’adesione ai canoni espressivi del movimento Konkret, esplicitata nei cinque volumi di poesie pubblicati a proprie spese mentre svolgeva lavori saltuari. Lasciata Mosca con una certa fama di poeta, L. si trasferì nel 1974 a New York, dove frequentò circoli d’avanguardia e iniziò a redigere il suo primo romanzo, Eto ja, Edicka, che avrebbe dato alle stampe nel 1976 (trad. it. Eddy-baby, ti amo, 2005). A Parigi dal 1982, lavorò nel quotidiano comunista L'Humanité e nel nazionalista Le Choc du mois, simpatizzando con gli estremisti di destra e ottenendo nel 1987 la cittadinanza francese. Rientrato in Russia nel 1991 con la caduta dell’URSS, iniziò a dedicarsi all’attività politica: fondò il quotidiano Limonka, ma soprattutto il Partito nazionale bolscevico (1992). Nato su ispirazione delle teorie di A. Dugin, che propugnavano il recupero dell'eredità bolscevica nazionalista ma con forti suggestioni provenienti dall’ideologia della Nuova Destra, nel corso degli anni il partito ha assunto una forte vena personalistica ed è stato particolarmente attivo nelle azioni di protesta e nella lotta contro il regime di V. Putin, ciò che ne ha comportato la messa al bando nel 2007. Nel 2001 L. è stato arrestato con l'accusa di terrorismo, cospirazione contro l'ordine costituzionale e traffico di armi; condannato a quattro anni di carcere per l'acquisto di armi, è stato assolto dalle altre accuse e rilasciato due anni prima del termine della pena per buona condotta. Personalità sovversiva e policentrica, resa nota al pubblico occidentale dalla biografia Limonov (2011; trad. it. 2012) di E. Carrère, che ha contribuito alla costruzione del suo mito restituendolo alla storia nelle sfaccettate e contraddittorie immagini di poeta spiritato e teppista di strada, oppositore del capitalismo e singolare teorico delle ibridazioni ideologiche, tra gli altri libri di L. pubblicati in italiano occorre citare: Il libro dell'acqua (2004); Diario di un fallito (2004); Il trionfo della metafisica. Memorie di uno scrittore in prigione (2013), diario dell’esperienza di reclusione all’interno della colonia penale n. 13 nella regione di Saratova, il testo autobiografico Zona industriale (2018; tit. or. V Syrakh, 2012) e il romanzo Il boia (2019; tit. or. Oscar et les femmes, 1986).