BOEHM ERMOLLI, Eduard
Barone, generale austriaco, nato nel 1856 in Ancona, ove il padre era di guarnigione. Fu ufficiale di cavalleria, poi di stato maggiore; generale nel 1905, comandò quindi una divisione di fanteria e, dal 1911, il I corpo d'armata. Allo scoppio della guerra venne nominato comandante della 2ª armata, da principio mobilitata contro la Serbia. Essa venne subito richiamata alla fronte galiziana, dove rimase dal 18 agosto 1914 sino al suo scioglimento (16 aprile 1918). Il B. raggiunse in tale comando nel 1917 il grado di feldmaresciallo, partecipando con le sue truppe alle mutevoli vicende di quella fronte: il suo nome ebbe grande popolarità quando egli rioccupò Leopoli (22 giugno 1915) dopo che Mackensen a Gorlice ebbe sfondato la fronte russa. In seguito i mezzi e le truppe migliori dell'Austria furono inviati alla fronte italiana, quindi le armate contro i Russi rimasero in condizioni di non potere più riportare successi. A ciò si deve attribuire il poco fermo contegno delle armate del gruppo Boehm Ermolli, durante l'offensiva russa nel giugno-luglio 1916. Il comando supremo tedesco dovette allora con grande amarezza spedire tre divisioni di rinforzo dalla Francia, dove pure la situazione era tesa al massimo grado, pur di consolidare la fronte del B. e quella dell'arciduca Carlo nei Carpazî per potere poi, più sicuramente, procedere all'offensiva contro i Romeni in Transilvania.
Nell'estate 1917, dopo che la rivoluzione ehbe minato la compagine dell'esercito russo, il B. poté insieme con le altre forze austrotedesche riprendere l'offensiva e scacciare definitivamente l'avversario dalla Galizia. Ne ebbe in premio il titolo di barone. Nel marzo del'18 il B. occupò rapidamente l'Ucraina, la Podolia e il territorio sino a Odessa, allo scopo di poter raccogliere le derrate occorrenti all'Austria. Ebbe il B. nell'esercito austriaco fama di condottiero abile, deciso e fortunato.