PIGNON, Édouard
Pittore, nato a Bully (Calais) il 12 febbraio 1905. Dopo aver frequentato le scuole elementari, seguendo il mestiere paterno iniziò a lavorare come manovale in una miniera e dopo il servizio militare esercitò vari mestieri fino a divenire operaio specializzato della Citroën e poi della Renault. Era ancora in fabbrica quando nel 1932 espose per la prima volta al Salon des Indipendentes. Ammiratore di Picasso, che aveva conosciuto nel 1937, dopo la lunga parentesi della guerra e della Resistenza, nel giugno del 1946 tenne la sua prima personale alla Galerie de France, esponendo una serie di opere che aveva dipinto durante gli anni trascorsi a Ostenda e Collioure. In essi appariva come l'artista avesse trovato nelle soluzioni figurative di Cézanne i suggerimenti più validi per la conquista e la resa dello spazio pittorico, rifiutando l'astrazione cubista in nome di un'assoluta fede in quella presa di coscienza del mondo, che egli chiama "vitalità". Nelle grandi composizioni in ceramica (I tuffatori, mm 28 × 8, collocato all'aperto davanti all'École des beaux arts di Luminy) o nei quadri (L'operaio morto, 1930, Le rammendatrici di reti, 1946, I combattimenti di galli, 1959) e ancora negli affreschi di Cuba e nelle scenografie, appaiono come temi costanti la rappresentazione dell'energia umana in forme monumentali, non declamatorie, ma suggerite da una conoscenza diretta e commossa della condizione umana.
Bibl.: H. Lefebvre, Pignon, Parigi 1956; E. Pignon, 50 peintures de 1936 à 1962, con testo di Pignon registrato da J. L. Fernier, ivi 1962; R. J. Moulin, A. Calles, Pignon, ivi 1970. Cataloghi mostre: E. Pignon, Musée National d'Art Moderne, ivi 1970; E. Pignon (testi di G. Marchiori, G. Diehl), Galleria di Arte Moderna, Bologna 1975.