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HERRIOT, Édouard

Enciclopedia Italiana (1933)
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HERRIOT, Édouard


Uomo politico francese, nato il 5 luglio 1872 a Troyes (dipartimento dell'Aube). Cominciò i suoi studî a La-Roche-sur-Yon e li compì a Parigi all'Ècole normale supérieure. Fu poi nominato professore di lettere, prima a Nantes e quindi a Lione, ove (1904) venne eletto consigliere municipale s quindi (1905) maire, carica che occupa tuttora (1933). Nel 1910 fu eletto consigliere generale e nel 1912 senatore. Nel 1916 fu ministro per la prima volta con il portafoglio dei Lavori pubblici nel gabinetto Briand (12 dicembre 1916-19 marzo 1917). Passò nel 1919 dal Senato alla Camera dei deputati, dove fu relatore del bilancio della Pubblica istruzione. Nel 1924 le elezioni generali avendo dato risultati favorevoli al partito radicale-socialista cui H. appartiene fino dai suoi primi anni di vita parlamentare, il presidente della repubblica Millerand lo chiamò a formare il ministero. H. rifiutò di accettare tale incarico da Millerand, creando così una situazione assai difficile ch'ebbe per conseguenza le dimissioni di quest'ultimo dalla presidenza della repubblica. Il successore di Millerand, G. Doumergue, rinnovò a H. l'incarico che fu questa volta accettato, e H. assunse con la presidenza il Ministero degli esteri. In tale qualità si recò nel settembre dello stesso anno a Ginevra, dove prese parte attivissima alla redazione del protocollo di assistenza, disarmo e arbitrato, che poi naufragò per le resistenze inglesi. H. dovette dimettersi il 12 aprile 1925; ricostituì il ministero, ma fu nuovamente battuto al suo primo presentarsi al parlamento e fu nominato presidente della Camera il 24 dello stesso mese. Nel 1926 rifece un secondo ministero che fu rovesciato dopo tre giorni (21-23 luglio). Costituitosi in seguito a ciò il governo detto di concentrazione repubblicana presieduto da R. Poincaré, H. accettò di farne parte come ministro della Pubblica istruzione. Vi rimase due anni fino a che il congresso del suo partito, riunitosi ad Angers, gl'impose di dimettersi (novembre 1928). Il 3 giugno 1932, dimessosi il gabinetto di A. Tardieu, fu ancora una volta nominato presidente del consiglio, con il portafoglio degli Esteri, ma si dimise il 12 dicembre 1932 in seguito al voto della Camera dei deputati che respingeva lo stanziamento necessario pel pagamento della quota dei debiti agli Stati Uniti, che scadeva il 15 dicembre. È stato lungamente presidente del partito radicale socialista e ne è attualmente presidente onorario. In politica H. è stato sempre un fervido propugnatore delle idee che presiedettero alla formazione del cosiddetto "cartello", e specialmente sostenne fino alle ultime conseguenze il principio della laicità dello stato. È scrittore elegante e autore fra l'altro di due volumi intorno a Madame Récamier e di uno su Beethoven che ebbero grande diffusione. Ha tenuto, anche all'estero, numerose conferenze di vario soggetto.

Vedi anche
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