Glissant, Édouard
Scrittore antillano di lingua francese, nato a Sainte-Marie, nella Martinica, il 21 settembre 1928. È stato allievo di A. Césaire nel liceo di Fort-de-France e ha compiuto gli studi universitari a Parigi. Benché sia vissuto a lungo all'estero (è stato funzionario dell'UNESCO a Parigi, 1981-88; dal 1995 insegna letterature comparate alla City University of New York), è rimasto profondamente legato alla sua terra d'origine, dove ha fondato nel 1965 l'Institut martiniquais d'études con lo scopo di recuperare e promuovere, all'insegna del concetto di 'antillanità', i valori culturali del suo popolo.
La sua produzione, assai feconda, abbraccia generi diversi. Ha scritto poesie, in cui si avverte l'influenza del surrealismo. Si ricordano le raccolte Un champ d'îles (1953), La terre inquiète (1954), Le sel noir (1960), Le sang rivé (1961), Boises (1979), Pays rêvé, pays réel (1985), e il lungo poema Les Indes (1956), una composizione sui temi del viaggio e della colonizzazione. Tutti i versi sono riuniti nel volume Poèmes complets (1994). Più visibile è, nella narrativa, la volontà dell'autore di mostrarsi impegnato sui problemi dell'identità nazionale in epoca postcoloniale. La ricostruzione del passato dell'isola è anche un modo per restituire dignità alla storia del suo popolo, come dimostrano i romanzi La lézarde (1958, con cui ha ottenuto il premio Renaudot), Le quatrième siècle (1964), Malemort (1975), La case du commandeur (1981) e Mahagony (1987), legati fra loro dall'ambientazione antillana e dalla presenza ricorrente di alcuni personaggi.
Allontanatosi progressivamente dalle strutture tradizionali per scegliere la via della frammentazione sia delle vicende sia della voce narrante, nel 1993 G. ha pubblicato Tout-monde, romanzo che si discosta dai precedenti, privilegiando il tema del viaggio.
G. è anche autore di importanti opere saggistiche, come L'intention poétique (1969), in cui ha esplorato il senso dell'impegno degli intellettuali e scrittori in un paese colonizzato, rielaborando sostanzialmente l'ideale sartriano dell'engagement, e Le discours antillais (1981), una raccolta di saggi e articoli sulla vita antillana, in cui, attraverso una visione marxista della realtà, ha sottolineato i legami che uniscono i fenomeni culturali e linguistici al mondo produttivo. L'opera sua più sistematica in cui vengono espresse le teorie sulla situazione coloniale è Poétique de la relation (1990), che segna un avvicinamento dell'autore a concezioni postmoderne dell'identità e in particolare alle teorie di G. Deleuze e F. Guattari. Nel 1996 ha pubblicato Introduction à une poétique du divers (trad. it. 1998), rielaborazione dell'idea di una continua creolizzazione di tutte le culture, e Faulkner, Mississippi, una riflessione sulle opere di W. Faulkner, autore che insieme a Saint-John Perse ha esercitato una notevole influenza sull'opera di Glissant.
bibliografia
D. Radford, Édouard Glissant, Paris 1982.
B. Cailler, Conquérants de la nuit nue: Édouard Glissant et l'H(h)istoire antillaise, Tübingen 1988; World literature today, 1989, 63 (nr. monografico).
J.M. Dash, Édouard Glissant, Cambridge 1995.
C. Fratta, La letteratura caraibica francofona fra immaginario e realtà, Roma 1996.