DRUMONT, Édouard
Scrittore, nato a Parigi il 3 maggio 1844 e ivi morto il 3 febbraio 1917. Ernest Hello e Henri Lasserre lo aiutarono validamente nel suo ritorno alla fede cattolica. Ma la sua attività di pubblicista si esplicò soprattutto nell'antisemitismo, che in Francia si può dire iniziato da lui. Enorme risonanza ebbe nel 1886 la sua France juive, violentissimo libello nel quale si sostiene la tesi che la progressiva scristianizzazione della Francia è opera del genio ebraico, dominatore occulto di ogni forma della vita francese, politica, economica, letteraria. Nel 1892 D. fondò il giornale quotidiano La Libre Parole e ne fece l'organo dell'antisemitismo. Nel 1909 pose la sua candidatura all'Académie Française, ma gli fu preferito Marcel Prévost. Indipendentemente dalle sue tesi politiche, D. ha per le stupende qualità dello stile un posto cospicuo nella storia del giornalismo francese. Egli stesso, alla vigilia della morte, ha lasciato raccogliere in volume (Sur le chemin de la vie, 1914) alcuni dei suoi migliori articoli. È una prosa soda e robusta, in cui la muscolatura classica, veramente di razza, è corsa dal fremito d'una vita intima ricca e calda. Tra le sue altre opere, tutte edite a Parigi, ricorderemo alcuni volumi di combattimento (La fin d'un monde, 1888; La dernière bataille, 1890; Le testament d'un antisémite, 1891; De l'or, de la boue, du sang, 1896; Les Juifs et l'affaire Dreyfus, 1899), e Mon vieux Paris (1879), un libro intimo e nostalgico.