PERSICO, Edoardo
Critico d'arte, polemista, giornalista, nato a Napoli l'8 febbraio 1900, morto a Milano l'11 gennaio 1936. Identificando di fatto la sua aspirazione a partecipare a un alto piano di valori storici con una posizione di rigidità e intransigenza morale estreme (che solo fuggevolmente gli sembrarono identificarsi ideologicamente in un nuovo cattolicesimo), investì di tale atteggiamento tutta la sua intensa attività animatrice, svolta con articoli teorici e polemici, con la discussione in mezzo agli artisti, con la sua azione pratica di organizzatore. Direttore della Casa Ribet a Torino, fu l'animatore del gruppo dei "sei" (tra i quali C. Levi, G. Chessa, E. Paulucci e F. Menzio) insorto per primo (1929) contro la corrente del Novecento. Recatosi a Milano, dopo un breve periodo in cui fu direttore della Galleria Bardi, passò alla direzione della Galleria Brera (tramutatasi, nel 1930, nella Galleria del Milione), della quale si servì per imporre una rigorosa selezione tra gli artisti e gli ingegni più vivi circondandosi dei migliori e traendoli a sé (Garbari, Sassu, Spilimbergo, Manzù, Birolli, ecc.).
Collaboratore fin dal 1930 di Casabella, ne divenne principale redattore nel 1934 e condirettore, assieme a G. Pagano, nel 1935, esercitando una forte influenza sulla cultura artistica relativa alle arti applicate e all'architettura. È suo il merito di aver risvegliato l'interesse per la Bauhaus e i grandi movimenti d'avanguardia dell'architettura moderna, facendone conoscere le principali figure, da W. Gropius a F. L. Wright.
Bibl.: Dello stesso E. P.: Epistolario (con D. Garrone, a cura di M. Valsecchi), Forlì 1943; Profezia dell'architettura (con intr. di A. Gatto), Milano 1945; Scritti critici e polemici (cura di A. Gatto), Milano 1947. Scritti di autori varî su E.P. a cura del Comitato per le onoranze a P., Milano s. a.; S. Lodovici, Enciclopedia biograf. e bibliograf. ital., Storici teorici e critici delle arti figurative, Roma 1942.