MASDEA, Edoardo
Ingegnere del Genio navale, nato a Napoli il 23 luglio 1849, morto a Roma il 12 maggio 1910. Seguì gli studî d'ingegneria a Castellammare di Stabia. Collaboratore prezioso del Brin nella preparazione dei piani dell'Italia, della Lepanto e della Re Umberto, tenne alta dopo di lui la tradizione del Genio navale italiano. Furono suoi il progetto della Lombardia, impostata nel 1888, e dell'Etruria, quello della Calabria e della Liguria e l'altro dell'Elba e della Puglia, unità allora denominate arieti-torpediniere; seguirono quelli della Vettor Pisani, impostata nel 1892, della Carlo Alberto, della Varese, della Ferruccio e della Garibaldi, incrociatori corazzati che ebbero larghissima fama e furono riprodotti anche per marine estere. Il M. applicò i suoi nuovi concetti negli ultimi incrociatori corazzati della marina italiana, San Giorgio e San Marco. Al M. si devono i progetti delle grandi corazzate monocalibre (dreadnoughts) italiane: nella prima di esse, la Dante Alighieri, studiata nel 1906, egli introdusse due innovazioni: le torri triple e la disposizione di tutti gl'impianti delle artigliorie principali nel piano diametrale della nave. Il M. nel 1908 studiò le navi Giulio Cesare, Leonardo da Vinci e Conte di Cavour da cui derivarono poi le più moderne corazzate, la Duilio e l'Andrea Doria. Direttore generale delle costruzioni navali al Ministero della marina nel 1896, capo dell'ufficio tecnico del Ministero nel 1901, presidente del comitato per i progetti delle navi nel 1907, fu nominato senatore nel gennaio 1910.