EDOARDO II, re d'Inghilterra
Nato a Carnarvon il 25 aprile 1284, figlio maggiore di Edoardo I. Suo padre lo creò principe di Galles e conte di Chester nel 1301, lo fece assistere alle sedute delle Camere e lo condusse con sé nella campagna di Scozia. Però E. era vile, indolente e debole; non si curava che di sport, di buffonerie, di giuochi e del bere. Egli non aveva amici fra i nobili; i suoi compagni erano tutti gente indegna, e il suo favorito Piers Gaveston, un cavaliere guascone, fu esiliato da Edoardo I nel 1307. Diventato re il 7 luglio 1307, E. richiamò Gaveston per farne il suo principale consigliere, creandolo conte di Cornovaglia, e gli antichi ministri di Edoardo I furono sostituiti da uomini incompetenti della casa del nuovo re. I baroni allora chiesero il diritto di esercitare il controllo sull'amministrazione per mezzo dei grandi uffici dello stato; ma, qualunque cosa essi riuscissero ad imporre a E., egli subito dopo la disfaceva. Nel 1308 essi esiliarono Gaveston, ma l'anno dopo E. lo richiamò. Nel 1310 essi costrinsero E. ad accettare un comitato di 21 lord ordinatori per la riforma dell'amministrazione e gl'imposero le ordinanze del 1311. Gaveston fu esiliato di nuovo, ma, tornato nel 1312, venne preso dagli ordinatori e, nonostante che la sua vita fosse garantita dal conte di Pembroke, fu assassinato da Tommaso, conte di Lancaster. Intanto Roberto Bruce si era impadronito, uno ad uno, dei castelli scozzesi, forniti di guarnigioni da Edoardo I, salvo Stirling. E. e i suoi baroni quindi invasero la Scozia nel 1314, ma Bruce li sconfisse a Bannockburn (24 giugno), assicurando così la libertà della Scozia. Gli ordinatori non ebbero maggiore fortuna nel governo dell'Inghilterra. Il vanaglorioso cugino di E., Tommaso conte di Lancaster, dominava il Consiglio, però mostrava solo un'avida incompetenza, e il partito dei baroni si disintegrò rapidamente. Nel 1318 i moderati, sotto la direzione di Pembroke, si allearono col partito degli amministratori professionali per costringere tanto E. quanto Lancaster a riforme del governo centrale. Ma E. si riaffermò di nuovo e trovò nuovi favoriti nei Despensers, il più giovane dei quali era uno dei moderati del 1318. Essi fondarono un grande dominio nella Marca gallese e nel 1322 E. col loro aiuto sconfisse e fece prigioniero Lancaster a Boroughbridge e lo giustiziò. Fino al 1326 l'Inghilterra fu governata dai Despensers, sostenuti sulle prime dagli amministratori professionali. Lo Statuto di York (1322) abrogò le ordinanze e stabilì che solo un parlamento al completo poteva decretare cambiamenti costituzionali. Il tesoriere Stapledon e il cancelliere Baldock riorganizzarono la cancelleria e il tesoro, riducendo di nuovo alla dipendenza il Guardaroba e la Camera. Però il governo dei Despensers era poco migliore di quello di Lancaster; gli Scozzesi devastarono indisturbati il Nord, e l'avarizia egoistica dei favoriti li fece odiare da tutti. La regina Isabella si ritirò alla corte di suo fratello Carlo IV di Francia, menando con sé il suo giovane figlio Edoardo. Là, insieme al suo amante Ruggiero Mortimer, il più grande avversario dei Despensers nella Marca, raccolse i nemici esiliati dei Despensers, per un complotto contro Edoardo. Isabella fidanzò il giovane Edoardo con Filippa di Hainaut, dal cui padre essa ottenne uomini e denaro per un attacco contro l'Inghilterra. Sbarcati ad Essex nel settembre del 1326, Isabella e Mortimer sollevarono l'Inghilterra contro E. e i suoi favoriti. I Despensers furono giustiziati, e il 24 gennaio 1327 lo stesso E. fu costretto ad abdicare in favore del figlio. Il 21 settembre 1327 fu assassinato a Berkeley Castle (Gloucestershire).
Bibl.: W. Stubbs, The Constitutional History of England, II, Oxford 1903; T. F. Tout, The Place of the Reign of E. II in English History, Manchester 1914; id., Chapters in the Administr. Hist. of Medieval England, II, Manchester 1920; J. Conway Davis, The Baron. Opposition to E. II, Cambridge 1919.