KARDELJ, Edo
Uomo politico iugoslavo, nato a Lubiana il 27 gennaio 1910. Figlio di operai, avviato alla carriera magistrale, iscritto giovanissimo alla lega clandestina della gioventù comunista, più volte arrestato, partì nel 1934 per Mosca, di dove ritornò dopo tre anni. Da allora fino al 1941 condusse vita clandestina. Nel 1941 fu uno dei promotori del fronte di liberazione della Slovenia; poi passò in Serbia, dove divenne membro dello stato maggiore supremo dell'esercito di liberazione nazionale iugoslavo. Presidente della storica II sessione dell'AVNOJ (Consiglio antifascista iug.) di Jajce (novembre 1943), poi primo vicepresidente del Comitato di liberazione nazionale, entrò nel 1° governo di Tito, quale vicepresidente divenne primo vicepresidente del governo e presidente della commissione di controllo. Fu a capo della delegazione iugoslava alle sedute del consiglio dei ministri degli Esteri a Londra e capo della delegazione iugoslava alla Conferenza per la pace a Parigi. Ora è il legislatore e il capo di tutto l'apparato burocratico iugoslavo e, come ministro degli Esteri, uno dei consiglieri più ascoltati da Tito e con lui coinvolto nella scomunica lanciata dal Cominform il 28 giugno 1948.